Ha percorso oltre 200 milioni di chilometri, è atterrata con successo su Marte, ha inviato spettacolari immagini dal pianeta rosso, ma su YouTube è stata fermata dopo appena pochi minuti: Curiosity, la missione della NASA che ha portato nello spazio un robot in grado di effettuare ricerche su un pianeta lontano, ha trovato invece la strada sbarrata sulla repository video di Google proprio nei minuti in cui milioni di persone in tutto il mondo ne stavano cercando testimonianza della grande impresa.
[nggvideo id=52350]
Chi ha cercato il canale video della NASA su YouTube nelle ore passate ha probabilmente notato un video fermato per motivi di copyright. Una richiesta di soppressione del filmato, infatti, è andata a buon fine fermando il materiale che la NASA stava distribuendo e proveniente direttamente da Marte. Autrice della richiesta la Scripps Local News, la quale con sicuro zelo ha portato avanti il blocco del filmato attribuendosi diritti che la semplice logica attribuisce alla NASA. La situazione è stata ripristinata nel giro di pochi minuti, regolarizzando così la posizione del filmato e consentendone la visione in tutto il mondo.
Il problema è nato con ogni probabilità tra le maglie del Content ID, il programma di protezione dei contenuti con cui Google tende la mano ai detentori del copyright per proteggerne le relative produzioni. La NASA ha ora potenzialmente la possibilità di denunciare chi ha richiesto la soppressione del filmato, ma il problema è altrove: nei minuti in cui milioni di persone cercavano un’emozione tra le immagini di Curiosity, quanto prodotto dalla NASA non era disponibile a causa della richiesta improvvisata di una piccola azienda privata.