Zurigo, 8 ottobre 2016. Questa è la data di inizio delle Cybathlon, le prime Olimpiadi riservate ad atleti disabili che usano avanzati dispositivi di assistenza basati su tecnologie robotiche. La competizione, organizzata dallo Swiss National Competence Center of Research in Robotics (NCCR Robotics), prevede gare in sei discipline e permetterà alle aziende di mostrare prodotti già in vendita e ai laboratori di ricerca i prototipi del futuro. Niente cyborg alla Terminator, ma piuttosto essere umani “potenziati", come RoboCop.
A differenza delle Paralimpiadi, dove le protesi sono utilizzate per consentire agli atleti di partecipare a competizioni solitamente riservate ai normodotati, rispetto alle quali ottengono risultati inferiori, i partecipanti alle Cybathlon possono ricorrere a tutte le migliori tecnologie disponibili, senza ovviamente provocare danni fisici per l’atleta stesso e le persone vicine. I dispositivi devono essere autonomi, quindi integrare un sistema di controllo e l’alimentazione. Non sono ammesse fonti di energia esterne, né controllo remoto.
Le sei discipline sono le seguenti: gara in bicicletta, gara in sedia a rotelle, gara con protesi del braccio, gara con protesi alle gambe, gara con interfaccia neurale e gara di esoscheletri. Sono previste due medaglie per ogni gara, una per l’atleta e l’altra per lo scienziato o l’azienda che ha realizzato il dispositivo di assistenza robotica.
Gli obiettivi delle Cybathlon sono promuovere lo sviluppo di nuovi sistemi e rafforzare lo scambio scientifico, portare a conoscenza del pubblico le opportunità offerte dalle tecnologie di assistenza e consentire alle persone con disabilità di competere in gare, partecipando ad un evento unico.