Tra le tecnologie che hanno ottenuto un certo interesse nel corso del 2011 c’è sicuramente il cloud computing. Oggi ci sono diversi prodotti sviluppati dalle principali aziende presenti sul mercato: i rispettivi sistemi sono stati messi a confronto da Nasuni, azienda che si occupa di protezione dei dati nel cloud, che ha così decretato il vincitore dell’anno che va concludendosi.
È Amazon S3 ad aver ottenuto i migliori risultati, davanti a Windows Azure, in una classifica che tiene conto di 16 prodotti concorrenti. I sistemi cloud testati hanno dovuto affrontare i test di Nasuni, ma solo 6 dei 16 sistemi hanno superato la prova. Tuttavia, mentre sono noti i nomi dei sei vincitori (oltre a Amazon e Windows Azure ci sono Nirvanix, Rackspace, AT&T Synaptic e Peer1Hosting), non si sa quali sono i dieci restanti che non hanno passato il test. Come dichiarato da Nasuni, in alcuni casi la differenza tra i vincitori ed i perdenti è stata piuttosto ampia (ed è probabilmente questo il motivo dell’oscuramento dei nomi bocciati).
Amazon e Windows Azure sono quindi gli unici prodotti cloud ad uscire vincitori assoluti della competizione, costituita da cinque categorie di test: Amazon S3 è risultato il più performante in tutte le aree di valutazione, con il minor numero di interruzioni e i migliori tempi di attività. Solo Nirvanix si è rivelato più veloce nella scrittura di file di grandi dimensioni, mentre Windows Azure ha ottenuto i migliori ping.
La conclusione del rapporto indica che, sebbene sia relativamente facile offrire un servizio di cloud, non è altrettanto facile mantenere un servizio affidabile, scalabile e sempre disponibile. E ci stanno provando in molti, tanto che sistemi di giudizio in stile Nasuni si renderanno nel tempo sempre più importanti per iniziare a distinguere i servizi affidabili da quelli che non lo sono.