Da eBay ci si aspettava troppo

La trimestrale eBay mostra numeri in crescita: debole il marketplace, ma sempre più importanti le cifre macinate da PayPal e Skype. Dal gruppo, però, gli analisti si aspettavano qualcosa di più soprattutto in virtù dell'economia debole: il titolo cade
Da eBay ci si aspettava troppo
La trimestrale eBay mostra numeri in crescita: debole il marketplace, ma sempre più importanti le cifre macinate da PayPal e Skype. Dal gruppo, però, gli analisti si aspettavano qualcosa di più soprattutto in virtù dell'economia debole: il titolo cade

L’ultima seduta a Wall Street ha visto il titolo eBay crescere di oltre il 4%. La cosa, però, è un riflesso del vituperio di notizie che si sono succedute negli Stati Uniti e che hanno portato l’intero listino al rimbalzo dopo le difficili giornate precedenti. Nell’after-hour tutto è tornato normale e il titolo eBay è crollato del 6%. Ed in questo caso i motivi ci sono, e non sono semplicemente fattori contestuali.

Alla presentazione della trimestrale (pdf) il gruppo si è presentato bene. Nonostante le molte difficoltà dei mesi antecedenti, il risultato finale rispecchia quelle che erano le attese degli investitori raggiungendo una crescita sostanziale su tutti i fronti. 460 milioni di dollari rappresentano il profitto trimestrale del gruppo (35 centesimi per azione) su vendite per 2.2 miliardi, addirittura più di quanto non ci si attendesse (2.17 mld). Lo stesso trimestre del 2007 si era chiuso a quota 367 milioni, 27 centesimi per azione.

Ottime notizie giungono soprattutto dai comparti collaterali dell’azienda: PayPal e Skype. Il sistema per i pagamenti in rete è cresciuto di un ulteriore 35% nei volumi di scambio portando le entrate ad un +33% (importanti in questo quadro i recenti accordi siglati con gruppi del calibro di Delta Airlines e Blockbuster); il sistema di telefonia VoIP, a sua volta, è cresciuto del 51% registrando ulteriori 29 milioni di utenti affiliati e raggiungendo un totale di 338 milioni. Grazie anche a queste cifre, le prospettive per fine anno superano le attese attestandosi in un range da 1.72/1.77 dollari per azione contro gli 1.70/1.75 preannunciati.

La caduta delle azioni è da addebitarsi principalmente sulla sensazione per cui, nel contesto di una economia debole ed incerta, uno strumento come il marketplace di eBay avrebbe potuto giovarne offrendo oggetti a basso costo e con un sistema altamente concorrenziale. Invece il contesto economico attuale sembra aver risucchiato nel suo vortice depressionario anche eBay, da cui giungono previsioni di breve periodo quantomeno prudenti e tali da ributtare alle ortiche quanto il titolo era riuscito a rastrellare negli ultimi due giorni (da inizio anno la perdita è del 13% circa ed in assenza di controindicazioni in giornata piomberà fino a sfiorare -20%).

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