Da Sony, Nikon e SanDisk le nuove CompactFlash

Le tre aziende propongono alla CompactFlash Association nuove specifiche per schede di memoria fino a 2 TB e con velocità di trasmissione da 500 MB/s
Da Sony, Nikon e SanDisk le nuove CompactFlash
Le tre aziende propongono alla CompactFlash Association nuove specifiche per schede di memoria fino a 2 TB e con velocità di trasmissione da 500 MB/s

A metà novembre la CompactFlash Association ha annunciato la prossima introduzione sul mercato di schede CF6, capaci di immagazzinare informazioni con un transfer rate pari a 167 MB/s. Sony, Nikon e SanDisk, con la diffusione di un comunicato congiunto, propongono ora all’associazione lo studio di un’alternativa ancora più avanzata, in grado di raggiungere velocità tre volte superiori (500 MB/s) e offrire fino a 2 TB per lo storage di immagini e filmati.

Questo importante incremento prestazionale sarebbe reso possibile dall’abbandono della tecnologia PATA (Parallel ATA) in favore di un’interfaccia PCI Express, già molto diffusa in ambito personal computer. Una tale rivoluzione, va specificato, spalancherebbe nuovi orizzonti nel panorama delle schede di memoria, ma rinunciando per forza di cose alla retrocompatibilità con i dispositivi e le schede CompactFlash oggi presenti sul mercato.

Il nuovo formato, verso il quale la CFA ha lasciato trasparire un cauto interesse, non debutterà comunque nel breve periodo. Shigeto Kanda di Canon, attuale numero uno dell’associazione, ha dichiarato in merito che “In futuro ci sarà bisogno di velocità maggiori in termini di lettura e scrittura per le applicazioni fotografiche e video professionali. Lo sviluppo di soluzioni simili potrebbe garantire prestazioni adatte alle nuove esigenze e capaci di spalancare la porta a ulteriori innovazioni”.

Capacità di storage a parte, è proprio l’aumento del transfer rate a rendere più interessante la proposta di Sony, Nikon e SanDisk. Oggigiorno molte fotocamere limitano il numero di immagini salvate nelle modalità di scatto continuo proprio per l’incapacità dell’hardware di gestire una mole di informazioni troppo elevata. L’introduzione di uno standard CompactFlash basato su interfaccia PCI Express garantirebbe prestazioni sufficienti per il trasferimento multiplo di immagini RAW e video in alta definizione.

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