Dada Music Store, la giovane promessa della rete italiana

Dada Music Store, la giovane promessa della rete italiana

In pochi lo sanno ma, mentre negli Stati Uniti viene lanciato l’ottimo MySpace Music, in Italia da Giugno Dada offre il medesimo servizio: musica ascoltabile in streaming in maniera assolutamente legale e gratuita (dietro il pagamento di un abbonamento settimanale che non è ben specificato al momento della registrazione) con la possibilità di fare e salvare playlist. In più i brani si possono anche scaricare a prezzi inferiori di qualsiasi altro store.

Proprio pochi giorni fa ci si lamentava del fatto che teoricamente un utente italiano dovrebbe passare da un’illegalità all’altra per fruire di musica decentemente e ora invece ecco venire a galla l’alternativa italiana.

Ho fatto al Dada Music Store una prova su strada molto pesante e dura per sviscerarne pregi e difetti, problemi e punti di forza e ho trovato più di un punto importante, sia a favore che contro.

I LATI POSITIVI
Ccome per MySpace Music anche qui la cosa migliore è il fatto che la musica si può ascoltare subito e senza limiti, se voglio sentire un album mi salvo la playlist relativa e in ogni momento la posso riprendere dal catalogo delle mie playlist o se voglio mi faccio un playlist mia con brani eterogenei. Questa è una cosa che al momento non si può fare da nessuna parte con questa rapidità.
Pure l’acquisto avviene in maniera molto facile e rapida e si tratta di suonerie che arrivano direttamente sul telefono o di file mp3 da scaricare su PC totalmente liberi e in alta qualità (320 Kbps), altra cosa che raramente si trova. I brani si possono acquistare solo a gruppi di sette ma ad un prezzo minore di ogni altro store. La modalità di pagamento prevede il versamento di 3? settimanali (prelevati dal credito telefonico) per ricevere 7 crediti. Un credito equivale ad una canzone o una suoneria da poter scaricare. Nel secondo caso il prezzo per singolo brano (42 centesimi di euro) non conviene ma nel primo sicuramente! Il player è rapido, leggero e ben orchestrato con una parte che visualizza la musica al momento in lista e una con le playlist salvate.

I LATI NEGATIVI
Il catalogo. Ancora non è a regime, come ci tengono a sottolineare da Dada, e quindi anche se comprende al momento musica Sony, Warner e EMI, non tutto è stato messo online. In sostanza il progetto è ancora in fase di strutturazione, tutto funziona ma il catalogo si arricchisce di giorno in giorno. Per il momento dunque il fuoco centrale è sulla musica popolare italiana (quindi poco e niente Marlene Kuntz e molto Celentano, zero jazz e molto Tiziano Ferro) ma ovviamente, sempre secondo l’ufficio stampa Dada, a mano a mano che si rimpolpa il catalogo arriveranno più stranieri e più musica di nicchia. Questo non vuol dire che non ci sia nulla, i gruppi principali italiani e stranieri ci sono quasi tutti e anche un bel po’ di quelli di nicchia, ma in tantissimi casi si tratta di poche canzoni per gruppo e raramente (se si esclude come ho detto la musica popolare italiana) ci sono gli album completi. Da questo punto di vista non aiuta molto anche l’interfaccia che è un po’ respingente e non tanto chiara, ci si mette un po’ a capire che i brani sono disponibili sia in forma integrale con download per pc che in forma di suoneria (dunque lunghi circa 20 secondi e in download per cellulare). E purtroppo (e questo è un altro punto negativo a parte) ancora moltissimi brani sono disponibili solo come suoneria.

IN CONCLUSIONE
Nonostante i meriti come numeri surclassino di gran lunga i difetti, in sostanza tutti riassumibili nella parola “catalogo”, Dada Music Store ancora non può considerarsi una risorsa affidabile. E’ ai banchi di partenza e forse tra le giovani promesse è davvero la migliore che si sia mai vista nel nostro paese ma ad oggi ancora semplicemente non è utile al 100%.
Il catalogo è una determinante troppo cruciale e anche a fronte di mille ottime altre sezioni e funzioni se poi non si trova la musica desiderata è tutto inutile.

Mancano ancora gli accordi con una grande etichetta (Universal) con la quale sono in corso le trattative e poi l’unico ostacolo sarà mettere online i brani come sta avvenendo adesso gradualmente. Se dunque tutto dovesse svolgersi senza problemi o ostacoli e si dovesse raggiungere la massa critica che rende il music store utile, sarò il primo a dire addio per sempre ad iTunes e Messaggerie Digitali/Sorrisi Music Store (che distribuiscono musica uno con i DRM e l’altro in formato WMA attraverso un sistema di download che più di una volta mi ha ingannato).

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