Il Garante per la Privacy sblocca l’impasse che è venuta a crearsi attorno al caso delle email private pubblicate online dopo averle sottratte dalle caselle di posta elettronica di vari esponenti del Movimento 5 Stelle. Il Garante, in particolare, ha formalmente vietato la divulgazione delle email medesime, chiedendo agli organi di stampa non soltanto di fermare ogni tipo di trattazione in merito, ma anche di cancellare il materiale eventualmente scaricato tramite le fonti indicate dai cosiddetti “hacker del PD” protagonisti del “M5S leak”.
Spiega il Garante: «L’attività compiuta a danno dei deputati configura, innanzitutto, una grave violazione di un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione, quello alla segretezza della corrispondenza e delle comunicazioni di ogni cittadino, aggravato in questo caso dal fatto che ad essere stata violata è la corrispondenza di membri del Parlamento, tutelati da specifiche disposizioni costituzionali. L’attività posta in essere dagli hacker, oltre che una responsabilità di natura penale (art. 616 e seguenti del codice penale) – il cui accertamento è già al vaglio dell’autorità giudiziaria – ha comportato una violazione del Codice privacy per quanto attiene a tutte le informazioni contenute nella corrispondenza che sono state diffuse all’insaputa e contro la volontà degli interessati, violando il principio generale in base al quale i dati personali dei cittadini devono essere trattati in modo lecito, secondo correttezza e raccolti e utilizzati per scopi legittimi».
Alla violazione della privacy dei diretti interessati si aggiunge la violazione della privacy di tutti i cittadini che vi sono entrati in contatto, poiché la divulgazione del materiale coinvolge tanto il mittente quanto il destinatario delle missive trafugate.
Il Garante ha dunque disposto il divieto di “ogni eventuale ulteriore trattamento” delle mail dei deputati M5S e ha di conseguenza imposto l’obbligo per chi le detiene di provvedere alla loro cancellazione.
Il mancato rispetto delle prescrizioni espone gli interessati a possibili sanzioni amministrative e penali.