Il desktop 3D è più vicino di quanto si pensi: dal MIT giunge infatti notizia un progetto rivolto proprio alla creazione di un’interfaccia grafica per computer basata sulle tre dimensioni, consentendo all’utente di utilizzare le proprie mani per compiere gesture al fine di eseguire le più svariate operazioni. Il paragone con il celebre film Minority Report è immediato, benché per certi versi la tecnologia sviluppata in quel di Cambridge possa andare addirittura oltre.
L’idea è stata partorita dalla mente di Jinha Lee, studente presso il Massachusetts Institute of Technology, inesauribile fucina di innovazione e tecnologia. L’intero sistema si compone di un display multitouch trasparente e due videocamere: la prima consente la rilevazione dei movimenti compiuti dall’utente, la seconda invece che consente di riproporre sul display gli oggetti dell’interfaccia nella maniera corretta basandosi sul tracciamento degli occhi dell’utente stesso.
SpaceTop, questo il nome del desktop 3D creato al MIT, consente quindi di avere a disposizione una nuova dimensione per la gestione di documenti ed applicazioni, con la possibilità ad esempio di navigare nelle cartelle semplicemente muovendo le proprie mani. Le operazioni che è possibile compiere mediante gesture sono praticamente tutte quelle disponibili mediante il tradizionale mouse, consentendo così la navigazione in Rete, la gestione della posta elettronica, la scrittura di documenti di testo e molto altro ancora.
Al momento, SpaceTop è ancora allo stadio embrionale e saranno necessari lunghi mesi di lavoro e ricerca affinché tale tecnologia possa esser ritenuta sufficientemente matura da poter compiere il proprio debutto sul mercato. Trattasi tuttavia di un’idea potenzialmente in grado di rivoluzionare il modo di concepire le interfacce grafiche per computer, permettendo all’utente di immergersi al loro interno e di controllarle con maggiore efficacia.
SpaceTop è stato presentato alla TED Conference tenutasi nei giorni scorsi in California insieme a ZeroN, un altro progetto targato Jinha Lee: trattasi di un sistema per la levitazione magnetica anch’esso nato per rivedere le metodologie di interazione tra uomo e macchina, il quale potrebbe lavorare in collaborazione proprio con SpaceTop per creare interfacce di nuova generazione.