Chi lavora nel campo dei prodotti altamente tecnologici, ha nel proprio ABC la raccomandazione di pensare il prodotto che si vende non come un oggetto, che basta a se stesso, ma come un dispositivo inserito in una rete di servizi: mancando tale rete di servizi e di integrazioni anche free, il prodotto perde conseguentemente valore e attrattiva. Questo principio generale diventa una chiave di lettura per il movimento di questi giorni nel campo delle applicazioni per dispositivi e sistemi operativi “Mobile”.
Microsoft ha intenzione di competere con l’App Store di Apple, e quindi con l’iPhone, aprendo un negozio online di applicazioni per Windows Mobile, con particolare attenzione alla versione 6.5 in uscita.
Ulteriore conferma dell’importanza di questo fronte per chi studia strategie di marketing tra Web e dimensione “Mobile” è l’attività di Google, che lavora al perfezionamento di applicazioni free, come Google Sync, in grado di girare su iPhone e Windows Mobile, garantendo, ad esempio, la sincronizzazione automatica con il Calendario Google e i contatti GMail (sulle prospettive e sui limiti attuali dell’iniziativa, segnalo un articolo di Dan Frommer su Cnn Money).
Sarà un “cavallo di Troia” rispetto ad analoghe proposte di Apple e Microsoft? In ogni caso, come evidenziato all’inizio, il vero terreno di sfida sembra essere quello delle “applicazioni” inteso in senso molto più allargato.