L’iniziativa nasce sul web, si fa forza sul principio collaborativo della rete e porta nelle piazze le idee che sul web sono state proposte, discusse e maturate: l’8 settembre è il giorno del V-day.
Se in tv le informazioni in proposito sono quantomeno scarse, la rete è invece prodiga di indicazioni in proposito: all’attività di Beppe Grillo, colui dal quale nasce l’iniziativa, si è aggiunto infatti l’impegno dei vari meetup locali e il libero sostegno dei tanti blogger che hanno affrontato l’argomento in queste settimane. Così Grillo descrive l’iniziativa: «si terrà sabato otto settembre nelle piazze d’Italia, per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”. Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare».
Populismo e qualunquismo: queste le accuse rivolte a Grillo da quanti hanno scelto di non supportare l’evento. Il V-day (Vaffa-day) è infatti il giorno in cui i partecipanti vorranno mandare a quel paese la classe politica attuale. La protesta assume un doppio significato: un moto di diffida ai politici che siedono oggi in parlamento da una parte ed una iniziativa propositiva dall’altra. Nelle piazze, infatti, verranno raccolte le firme per una proposta di legge popolare che si baserà su tre principi:
- approvazione di una norma che vieti l’eleggibilità ai condannati: «nessun cittadino italiano può candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado in attesa di giudizio finale»;
- approvazione di una norma che limiti a 2 mandati la presenza in parlamento: «nessun cittadino italiano può essere eletto in Parlamento per più di due legislature. La regola è valida retroattivamente»;
- approvazione di una norma che riponga nelle mani del cittadino la scelta dei parlamentari eletti: «i candidati al Parlamento devono essere votati dai cittadini con la preferenza diretta».
L’iniziativa prende corpo da quello che è uno dei blog più influenti del mondo ed oltre 200 piazze sono già pronte ad organizzare i capannelli di raccolta firme per portare avanti la proposta di legge. La rete mette a disposizione il blog di Grillo, l’elenco dei vari meetup impegnati e addirittura una mappa attraverso la quale accedere al luogo prediletto per partecipare all’evento:
Visualizzazione ingrandita della mappa
YouTube già oggi ospita le partecipazioni di persone quali Andrea Pellizzari o Antonio Di Pietro o Luciano Ligabue, ma per i prossimi giorni è attesa una fiumana di contributi user-generated provenienti direttamente dalle piazze (con YouTube e Flickr scelti come canali preferenziali). Il tag “vaffa-day” sarà quello che identificherà i contributi legati all’evento e per ora sono soprattutto i giornali locali e le radio a portare al pubblico il verbo di una protesta che, espressione soprattutto di una spinta giovanile, non riesce invece a far breccia nei salotti troppo spesso politicizzati delle televisioni nazionali.
Per presentare l’iniziativa lo staff di Grillo ha portato su YouTube un filmato proprio, con tanto di colonna sonora ad hoc, che urla a gran voce il “ci sei o non ci sei” che chiama nelle piazze la gente.