Una volta la si chiamava The Pirate Bay, ma un domani potrebbe essere, più che una baia, un cielo stellato: “MrSpock” ha infatti annunciato un progetto che, se oggi è una mera provocazione, un domani potrebbe configurare un futuro ulteriore per un nome divenuto negli anni sinonimo primo della pirateria online.
L’intento è quello di spostare il traffico della Baia dalla terra al cielo, portando su veri e propri satelliti i punti di riferimento presso cui fruire del servizio che le autorità di tutto il mondo stanno cercando di fermare. Come? I progetti, sia pur se ad oggi più simili ad un disegno di fantascienza che non ad una reale applicazione percorribile, mettono assieme strumenti relativamente semplici per cercare di sovvertire un intero sistema legale.
Si basa tutto sulle cosiddette “Low Orbit Server Stations” (LOSS), trasmettitori in grado di mettere assieme piccoli droni con guida GPS e server basati su piccole strumentazioni quali potrebbero essere le Raspberry PI. Basterà essere qualche km al di sopra della superficie terrestre per mettere in crisi regole e limiti che oggi confinano la Baia al di fuori della legalità.
Oggi il progetto è “straordinario” per definizione e secondo la Baia potrebbe essere fermato soltanto abbattendo letteralmente i server: «un vero atto di guerra».
Il gruppo spiega di aver appena iniziato i progetti, dunque non sarà questa la destinazione di breve periodo della Baia. Ma è questa la fuga organizzata: per salvare The Pirate Bay è necessaria non soltanto un’evasione dai sistemi terrestri, ma un vero e proprio salto nello spazio, ragionando secondo canoni del tutto nuovi.
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