C’era una volta il mito della moviola in campo: un mantra lanciato dal Processo del Lunedì, quando il dibattito attorno al pallone toccava il suo apice negli anni di Moggi, dei rigori e delle serate passate a discutere su favoritismi presunti o meno. Molti anni dopo, il dibattito sulle decisioni arbitrali giunge ad un nuovo stadio, passando questa volta per il tennis. E protagonista è il numero 101 del mondo della classifica ATP, il quale con un tweet apre ad una vera e propria nuova frontiera del dibattito sportivo tra giocatori e arbitri.
Protagonista del fatto è Sergiy Stakhovsky, il quale durante una partita al Roland Garros di Parigi contro Richard Gasquet ha avuto di che dibattere con l’arbitro per un punto particolarmente delicato: secondo il giocatore la palla avrebbe sfiorato la linea, mentre secondo il giudice di linea la palla era fuori. Stakhovsky, su tutte le furie a seguito del fatto che l’arbitro di sedia non ha invertito la decisione del giudice di linea, ha voluto così dimostrare al mondo di aver ragione: ha sfoderato il proprio iPhone dalla borsa ed ha prontamente fotografato la linea nel punto in cui la pallina avrebbe dovuto lasciare un segno.
Ora tutti i suoi tifosi, gli appassionati di tennis e quanti seguono il Roland Garros possono giudicare. La fotografia, infatti, è stata in seguito caricata sul profilo Twitter del giocatore (@Stako_tennis):
Well..here what you asked for … pic.twitter.com/I5H6WB3tHx
— Sergiy Stakhovsky (@Stako_tennis) May 27, 2013
Palla dentro o palla fuori? Non era mai successo di poter vedere così da vicino, e dal punto di vista del giocatore, un segno sul campo del Roland Garros. Una testimonianza diretta che in futuro i regolamenti sportivi potrebbero però pensare di punire: contestare un giudice è cosa lecita, ma fotografare il segno per caricarlo online è una perdita di tempo e una sorta di “oltraggio” alla sacralità del giudizio inappellabile di chi è deputato a garantire la regolarità del gioco.
La moviola in campo ha raggiunto insomma un nuovo limite mettendo il tifoso direttamente a contatto con il campo, senza passare attraverso gli occhi e la mediazione degli arbitri incaricati. Sebbene il punto non sia infine stato accreditato a Sergiy Stakhovsky, il giocatore ha avuto almeno la soddisfazione di veder riconosciuto il valore e la curiosità della propria protesta grazie alle numerose reazioni (oltre 1100 retweet) mobilitate sul social network.
Rimane, insomma, la curiosità di quanti hanno notato lo strano gesto di un giocatore di tennis che, invece di impugnare una racchetta, ha tentato di raccogliere un punto impugnando uno smartphone.