Non più storage ma movage dice Kevin Kelly per spiegare che cosa sia l’archivio nell’era digitale, nella quale le informazioni, i dati, le foto di famiglia, si devono muovere da un supporto all’altro per restare in vita…
E’ una sorta di antitesi dell’idea secondo la quale tutto è registrato e dunque tutto rimane. Solo ciò del quale conserviamo la memoria viva e che quindi trasferiamo da un computer a un disco rigido, da un cd a un iPod, da un iPhone a un computer, ripensandolo, ricostruendone la consapevolezza, viene alimentato di vita.
E’ molto meno deresponsabilizzante di quanto si pensasse. Anche nell’era digitale, la memoria ha bisogno dei suoi custodi, delle sue attenzioni, del suo amore.
De Biase che linka Kevin Kelly
La memoria digitale è movimento da un supporto ad un altro. Chi negli anni ha acquistato musica in cassette, CD e ora file l’ha capito e chi sta cominciando a scaricare film in quantità industriale lo può intuire: la selezione naturale di cosa mantenere vivo tra ciò che abbiamo in formato digitale passa attraverso il concetto di trasferimento tra supporti.
Questo sarà vero anche quando lo storage online, cioè la possibilità di utilizzare la rete come supporto di memoria raggiungibile ovunque da qualunque mezzo, arriverà alla portata di tutti. Perchè poi il supporto materiale non morirà mai: le foto vorranno essere viste anche non su un monitor, i film vorranno essere archiviati in libreria, i documenti vorranno essere stampati e i dischi allo stesso modo pretenderanno di essere esposti.