DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) è la divisione del Dipartimento della Difesa statunitense che si occupa di ricerca in ambito militare. Oggi ha annunciato che nel mese di aprile inizierà i test su un mezzo marittimo altamente tecnologico: un’unità dalla lunghezza pari ad oltre 40 metri e dal peso di 140 tonnellate, progettata per identificare l’eventuale presenza di sottomarini nemici alimentati a diesel nascosti nelle zone perlustrate.
A rendere il tutto particolarmente interessante è che a bordo non ci sarà equipaggio: sarà in grado di navigare e gestire le operazioni in modo completamente autonomo. Ricorrendo ad un paragone (piuttosto azzardato) si potrebbe parlare di un mezzo marittimo self-driving, con un sistema di controllo simile a quello dei droni, in grado di comunicare con gli operatori da remoto. Il nome è piuttosto lungo: Anti-Submarine Warfare Continuous Trail Unmanned Vessel, sintetizzato dalla stessa agenzia USA in ASW Continuous Trail Unmanned Vessel o ancora più semplicemente ACTUV (da pronunciare come “active").
I primi test sul campo (anzi, in acqua) saranno effettuati il 7 aprile a Portland (Oregon). DARPA ha dichiarato che gli investimenti necessari allo sviluppo del sistema saranno ammortizzati durante la fase operativa, poiché come già detto non sarà necessario impiegare personale a bordo. La fase di prova durerà 18 mesi, durante i quali saranno valutate le reali potenzialità di ACTUV e dei sistemi avanzati che gestiranno le operazioni. Oltre a cacciare i sottomarini nemici, l’unità potrà essere impiegata in futuro anche per il trasporto di rifornimenti ad altre imbarcazioni, per le missioni di ricognizione e per rilevare la presenza di mine sottomarine. Queste le parole di Steve Walker, vicedirettore dell’agenzia.
Immaginate una nave di superficie senza equipaggio, che rispetta ogni legge del mare in modo autonomo.