DARPA, l’agenzia governativa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare, sta lavorando ad un nuovo e più efficiente sistema in grado di vedere attraverso i muri e di rilevare la presenza di una persona attraverso l’analisi di segnali biologici vitali, come il battito cardiaco. Il programma di sviluppo, denominato “Biometrics-at-a-distance“, non aiuterà solamente i soldati ad individuare il nemico, ma permetterà anche di agevolare e velocizzare l’intervento dei soccorritori nelle operazioni di recupero e salvataggio di persone.
Il nuovo sistema di rilevazione si baserà su due preesistenti progetti sviluppati dal Pentagono: il Radar Scope, un dispositivo che consente di vedere attraverso i muri e il Life Reader, un progetto del 2009 che utilizzata un radar doppler per identificare il segnale cardiaco di una persona nascosta o intrappolata sotto le macerie.
Anche se l’esercito impiega già dei dispositivi simili per l’identificazione di essere umani coperti da oggetti e spesse mura, DARPA è convinta che ci sono ancora ampi margini di miglioramento. In particolare, le attuali tecnologie radar possono raggiungere una distanza massima di 8 metri e non riescono ad essere sufficientemente accurate nelle aree densamente popolate. Per questo l’agenzia americana è intenzionata a sviluppare un nuovo dispositivo in grado di incrementare la portata massima oltre i 10 metri, migliorando la capacità di penetrazione anche in presenza di materiali spessi e difficili da attraversare.
Inoltre, proprio per migliorare l’efficienza del sistema, quest’ultimo utilizzerà anche un sensore per l’identificazione dei singoli esseri umani tramite il tracciamento elettromiografico a distanza dell’attività elettrica del cuore. Secondo la DARPA questo consentirà di migliorare le performance anche in aree densamente abitate, consentendo di individuare contemporaneamente fino a 10 persone.