Il 1972 è l’anno in cui si assiste al debutto ufficiale dell’azienda statunitense “Texas Instruments” nel commercio delle calcolatrici tascabili, con la gamma di modelli DataMath.
Fino ad allora impegnata nella sola produzione di componenti elettroniche, “Texas Intruments” decide, infatti, di rivolgersi al grande pubblico realizzando e vendendo calcolatrici con il proprio marchio.
La produzione della linea DataMath riscosse un inaspettato successo e diverse versioni furono prodotte nel corso degli anni successivi.
Tuttavia, già il primo modello, ovvero la nota TI-2500 versione I, presentava particolarità degne di nota.
La calcolatrice sfruttava, per la prima volta, un singolo chip per lo svolgimento delle 4 operazioni algebriche di base (addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione).
Prevedeva, altresì, la possibilità di operare su numeri negativi, attraverso la semplice aggiunta del segno “meno” prima della cifra di interesse.
Entrata a pieno titolo fra le prime calcolatrici portatili, DataMath TI-2500 era piuttosto leggera e di dimensioni ridotte: misurava circa 74 x 138 x 42 mm per un peso di soli 265 grammi.
Conteneva, inoltre, una batteria Power Pack ricaricabile con un’autonomia superiore alle 4 ore e mezza.
A tal proposito, c’è una curiosità: per preservare la batteria stessa, la calcolatrice entrava in modalità “stand-by” dopo 15 secondi di inattività.