Di chi è la colpa quando un file caricato in una delle app targate Google non è più disponibile? A questa domanda ha provato a rispondere la società Backupify, che si occupa di effettuare backup dei dati dei propri clienti in merito a servizi online come social media e, appunto, le Google App. Un’analisi condotta su un campione di casi prelevati dal forum ufficiale di supporto di “Big G” fa emergere dunque un dato piuttosto chiaro: in nessun caso analizzato la colpa è da attribuire a Google.
Nessuna delle situazioni studiate ha infatti portato alla luce problemi nell’infrastruttura di Mountain View, la quale non sembrerebbe esser dunque responsabile per la perdita dei dati degli utenti. In realtà, secondo quanto redatto nel report, sarebbero proprio questi ultimi la causa principale di perdite di dati importanti caricati nella nuvola del colosso delle ricerche, a causa di errori più o meno involontari, dettati diverse volte da una scarsa conoscenza degli strumenti che l’azienda mette a disposizione.
Nell’89% delle situazioni, le lamentele provenienti dagli utenti (tutti appartenenti alla categoria enterprise nell’analisi) riguardavano la mancanza di specifici file all’interno del proprio database su Google Docs, mentre nel restante 11% il problema principale era l’impossibilità di accedere a file presenti. Circa due casi su tre trovano in un errore umano la propria giustificazione, mentre una percentuale prossima al 10% riguarda possibili intrusioni da parte estranei oppure applicazioni di terzi un po’ troppo invadenti. Nei restanti casi, invece, la motivazione dei problemi non è stata individuata.
I dati pubblicati da Backupify mettono dunque in luce come in numerose circostanze sia sufficiente badare maggiore attenzione durante la gestione di dati nel cloud, armandosi di strumenti di backup con i quali tenere sempre al sicuro le informazioni più importanti, per evitare spiacevoli inconvenienti, i quali nella maggior parte dei casi non risultano essere causati da errori del fornitore del servizio.