I social network hanno avuto un ruolo importante durante le elezioni presidenziali americane e lo avranno anche in vista del giuramento di Joe Biden. La sconfitta di Donald Trump ha portato come conseguenze un’escalation di campagne da parte dei supporters del tycoon, fomentate dallo stesso ex presidente, che sono culminate con l’assalto al Congresso dello scorso 6 gennaio. L’evento, senza precedenti nella storia, ha avviato una serie di misure restrittive da parte di colossi del Web con Facebook, Twitter, Airbnb e Paypal (ma non solo) nei confronti di Trump, di vari personaggi e di gruppi vicini ai fatti di Capitol Hill.
Facebook: stop pubblicità di armi
L’allerta rimane altissimo negli USA, con Washington che viene letteralmente blindata in vista del giuramento del nuovo presidente. Si temono nuove azioni eclatanti nonostante gli arresti da parte dell’Fbi dei giorni scorsi ed anche per questo motivo Facebook ha deciso di non fornire più strumenti potenzialmente utili ai facinorosi. Nello specifico, almeno fino al 21 gennaio, sono bannate dal social network le pubblicità che hanno come oggetto equipaggiamenti militari o accessori per armi. Si tratta della risposta ufficiale della società di Mark Zuckerberg alla richiesta fatta da tre senatori democratici statunitensi. “Abbiamo già vietato la pubblicità di armi, munizioni e potenziamenti per armi come i silenziatori. Ma ora negli Stati Uniti proibiremo anche la pubblicità di accessori come custodie per armi, giubbotti e fondine”, la risposta della piattaforma ai politici.
Instagram banna la campagna “stop the steal”
E non è tutto, perché prima di questo annuncio apparso sul blog ufficiale di Facebook, nei giorni scorsi il social network aveva già bloccato la creazione online di eventi da tenersi presso luoghi strategici come la Casa Bianca o il Campidoglio. Infine, per bloccare le fake news che continuano a circolare in merito all’esito del voto e alle frodi paventate da Trump a danno degli elettori, su Instagram saranno rimossi tutti i contenuti che contengono la frase “stop the steal”. “Fermate il urto” è la fase utilizzata dal tycoon per spingere i suoi “tifosi” verso nuove proteste.