Il servizio musicale di streaming Deezer verrà lanciato in oltre 100 paesi nelle prossime settimane e la start-up francese sta negoziando con circa una dozzina di operatori di telecomunicazioni per far leva su partnership fondamentali nel tentativo di espandere la portata del servizio. L’Amministratore Delegato dell’azienda, Axel Dauchez, ha dichiarato ad un’intervista che l’approccio di Deezer differisce dai suoi rivali, come Pandora e Spotify, perché ha scelto di evitare il mercato statunitense a causa dei costi elevati e della forte concorrenza. Tuttavia, Deezer approderà in altri stati di rilievo e trascurati dagli altri servizi come Italia, Germania, Spagna, Turchia, Indonesia, Corea, Messico e Brasile.
Dauchez ha dichiarato che, nel momento in cui la sua azienda propone di firmare accordi di licenza globale, senza Stati Uniti o Giappone, i negoziati sui termini diventano molto più facili e si possono inglobare altri paesi in fretta. Ovviamente i rischi non mancano. È bene infatti ricordare che gli Stati Uniti hanno un giro d’affari molto elevato in ambito musicale ed una cultura già pronta ad accogliere proposte di questo tipo.
Tuttavia, l’obiettivo di Deezer è proprio quello di portare il suo servizio anche nei paesi più poveri, trascurati dall’industria musicale, dal Botswana all’Indonesia. La concorrenza, infatti, si concentra solamente sul mercato di pochi paesi: ad esempio Spotify è presente in 8 mercati, mentre iTunes in meno di 30. In questo modo Deezer andrebbe ad offrirsi ad un target differente, non andando a sovrapporsi in mercati già abbondantemente affollati e potendo così godere di un terreno di conquista povero, ma vergine.
In quanto a numeri, Deezer ha raccolto fino ad oggi 15 milioni di euro dagli investitori e gli utenti iscritti al servizio gratuito francese sono circa 20 milioni. Il mese scorso, il servizio è stato lanciato anche in Gran Bretagna, mentre nel futuro ci sarà un’integrazione con Facebook, una caratteristica che, a detta di Dauchez, dovrebbe contribuire a far crescere e consolidare la community. Il database annovera ben 13 milioni di canzoni, derivanti da accordi con quattro importanti case discografiche.
Per quanto riguarda le collaborazioni, nel 2010 Deezer ha firmato un accordo con la più grande compagnia di telefonia mobile francese, France Telecom Orange, che ha fornito, senza pubblicità, il servizio premium di Deezer (che di solito costa circa 10 euro al mese) in alcune offerte per smartphone. La partnership ha portato i clienti paganti di Deezer da 25.000 a 1,4 milioni, mentre dal punto di vista di Orange l’accordo è stato visto come un’ottima mossa per incrementare la fidelizzazione degli utenti. La società di telefonia mobile detiene infatti una quota di partecipazione in Deezer dell’11%, e ciò conferma il forte interesse economico di Orange nei confronti del servizio.
Deezer, a questo punto, spera di replicare il modello di collaborazione Orange con altri operatori di telecomunicazioni, anche se non si è ancora sbottonata riguardo le nuove trattative in corso. L’Italia, curiosa, attende.