Lanciato nel 2015 anche in Italia con il nome Deezer Elite, oggi HiFi, il servizio permette di effettuare lo streaming musicale a qualità elevata, senza ricorrere alla compressione del segnale audio e al conseguente nonché inevitabile decadimento in termini di fedeltà. Un abbonamento premium indirizzato agli audiofili e a coloro che possono contare su un orecchio piuttosto allenato (molti dichiarano di non avvertire differenze già a partire da 128 kbps), che Deezer ha sempre proposto solo sugli altoparlanti della linea Sonos. Oggi l’esclusiva decade e il supporto si estende ad altri apparecchi compatibili con la tecnologia Cast di Google.
Tra questi figurano i prodotti della linea Yamaha MusicCast, il dongle ROCKI per trasformare qualsiasi altoparlante in un impianto audio wireless, BeoSound Moment, il device Phantom, gli speaker della gamma LG Music Flow, quelli commercializzati sotto il brand Harman Kardon, quelli del catalogo Bose SoundTouch, la linea Samsung Wireless Audio 360, il sistema multiroom Denon HEOS, Bluesound Network Player, gli Stream (1, 3 e Source) di Cabasse, Jawbone BIG JAMBOX, Simaudio MOON nonché altri prodotti a marchio Sony, Philips, Onkyo e NuVo.
Deezer HiFi, accessibile con abbonamento Premium+ mensile al prezzo di 9,99 euro se ci si abbona per un anno pagando subito l’intera cifra (in alternativa 14,99 euro al mese per dodici mesi), utilizza il formato FLAC (Free Lossless Audio Codec) con un bitrate minimo pari a 1.411 kbps, ovvero lo standard per i CD non compressi. Va ricordato che non tutte le piattaforme di streaming consentono l’ascolto di file lossless: Spotify, ad esempio, offre tre livelli di qualità affidandosi a Ogg Vorbis, Apple Music si basa sull’encoding AAC a 256 kbps, SoundCloud ospita sui suoi server MP3 a 128 kbps. Solo Tidal, al momento, raggiunge una qualità equiparabile a quella dei CD.