Del Piero e Totti, i siti e gli hacker

Totti prima, Del Piero poi. I due simboli di Roma e Juventus hanno presentato i propri nuovi siti Web, sia pur se con diversi destini: dopo 24 ore il sito di Totti è fermo "sotto attacco hacker", mentre Del Piero spiega di aver partecipato al layout
Del Piero e Totti, i siti e gli hacker
Totti prima, Del Piero poi. I due simboli di Roma e Juventus hanno presentato i propri nuovi siti Web, sia pur se con diversi destini: dopo 24 ore il sito di Totti è fermo "sotto attacco hacker", mentre Del Piero spiega di aver partecipato al layout

Presentazioni pubbliche, interviste televisive, copertura stampa e confidenze a piene mani. Così due grandi personaggi del calcio italiano hanno mosso in contemporanea le proprie pedine sul Web presentando la nuova versione dei propri siti ufficiali. Con due destini differenti, il primo dicembre è stato il giorno di AlessandroDelPiero.it e FrancescoTotti.it.

Il contesto, i microfoni e la copertura mediatica sono stati similari. Si è parlato di razzismo e di famiglie, della stagione sportiva e dei rispettivi momenti di forma, di Roma, di Juventus, di Nazionale. Ma a distanza di poche ore il sito di Alessandro Del Piero faceva bella mostra di sé online, mentre per il sito di Francesco Totti i gestori hanno dovuto ripiegare su di una immagine statica del giocatore accompagnato da una spiegazione formale dell’incidente. Con una dimostrazione conseguente: l'”attacco hacker” colpisce ancora l’immaginario collettivo e per i media il blocco del sito così motivato è diventato immediatamente fonte di curiosità.

Spiega il team di Francesco Totti utilizzando l’immagine del giocatore con il mouse in mano: «Attorno alle 23 di ieri il sito ha superato il picco imponente di 73000 contatti, un record pazzesco che ci rende davvero orgogliosi: il popolo di Internet si è stretto attorno al Capitano!!! Poco dopo ignoti hanno tentato un attacco informatico teso a disabilitarne le funzionalità. Ma niente paura: le difese preventive si sono attivate efficacemente ed il sito è stato automaticamente escluso dalla rete: grazie alle tempestive misure di protezione non è stato perduto alcun dato e la struttura è stata completamente preservata».

Bozza grafica di alessandrodelpiero.it

Di altra caratura e tono la presentazione del sito di Alex Del Piero, invece, da cui trapela un rapporto intimo con il proprio riferimento online fin dalla creazione stessa del layout: «Il nome è sempre lo stesso, ma vi assicuro che del passato è rimasto solo quello. Questa è la mia nuova casa virtuale e mi piacerebbe potesse diventare presto anche la vostra. Qualche mese fa quello che state vedendo era soltanto un foglio di carta colorato con gli evidenziatori, una bozza disegnata con mio fratello e con chi ha lavorato con noi alla realizzazione di questo progetto. E che fin d’ora voglio ringraziare. “Mettiamo la photogallery qui, oppure no, spostiamola più in su… Ma il colore del fondo lo facciamo nero o bianco (da lì non si scappa…). E poi perché non puntare sui video, non creare un canale tutto nostro?”. Sì, così è nato questo sito. Vi assicuro che per me è oggi un grande orgoglio vederlo on line, pronto per essere arricchito e migliorato anche con i vostri consigli. Abbiamo scelto di mettere in rete una versione in cui troverete ancora alcune sezioni con il cartello “lavori in corso”, perché mi piace l’idea che questo non sia un contenitore statico ma in continua evoluzione. E il modo migliore per scoprire quello che abbiamo preparato per voi è quello di seguirci giorno dopo giorno nella realizzazione di tutti i nostri progetti».

Ogni singola parola, dell’uno e dell’altro sito, trasudano le caratteristiche dei due diversi approcci per un medesimo esperimento di marketing. Recentemente Internet è diventato per i giocatori di alto livello una pedina importante, ove poter far trapelare informazioni controllate e strategiche, potendo contare peraltro su di un di una community estremamente fedele ed attenta. La presentazione dei siti dei due giocatori simbolo di Roma e Juventus altro non è se non la conferma del ruolo crescente che la Rete sta raccogliendo anche nel ricco ecosistema economico/mediatico del pallone.

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