Per capire come stia rapidamente evolvendo l’universo legato ai droni basta pensare al progetto Prime Air annunciato nelle scorse settimane da Amazon, finalizzato ad affidare nei prossimi anni le consegne dei pacchi a degli automi. Quelli che fino a poco tempo fa potevano essere visti come macchinari impiegati esclusivamente in ambito bellico sembrano quasi pronti ad entrare nella vita di tutti i giorni, ma prima di allora sarà necessario risolvere alcune problematiche.
Una delle più importanti riguarda gli spostamenti: per garantire l’incolumità delle persone e il perfetto funzionamento dei droni stessi, questi devono essere in grado di muoversi in modo sicuro, senza impattare con ciò che li circonda. Alcuni possono essere comandati da remoto, oppure con apposite applicazioni per i dispositivi mobile, ma DelFly Explorer fa molto di più: identifica da sé gli ostacoli e li aggira senza richiedere alcun intervento da parte dell’uomo. Sviluppato da un team di ricercatori olandesi, rappresenta un concept interessante, che in futuro potrà essere applicato ad unità ben più grandi e operanti nel mondo reale.
Tutta le tecnologia necessaria per il funzionamento del drone è racchiusa in un dispositivo da soli 20 grammi (il peso equivalente di quattro fogli di carta), comprese le ali con un’apertura di 28 cm. Per individuare gli oggetti viene impiegato un sistema che simula la visione stereoscopica, con due videocamere che inquadrano continuamente ciò che si trova nello spazio di fronte al drone. Le immagini vengono poi elaborate in tempo reale da un micro-computer installato a bordo, che all’occorrenza corregge la traiettoria di volo.
Le possibili applicazioni pratiche di un concept come quello di DelFly Explorer sono molte: dal monitoraggio del territorio nelle situazioni di emergenza alle riprese dall’alto di eventi come i concerti. La tecnologia necessita comunque di ulteriori perfezionamenti prima di poter essere introdotta a livello commerciale, come dichiarato dagli stessi responsabili del progetto.