Quando si sente parlare di Dell si pensa immediatamente ai PC desktop e ai portatili dedicati prevalentemente al mondo del lavoro – qualcuno ricorderà anche i server e i sistemi di storage – che hanno dominato a lungo il mercato mondiale, assieme ad altri illustri competitor (HP, Acer, Asus, ecc.). Sebbene Dell prosegua positivamente sulla strada della produzione di hardware, soprattutto per il settore business, nel suo recente passato l’azienda statunitense ha affrontato un cambiamento significativo della propria attività, che però in molti ancora ignorano.
Dopo essere tornata a società privata nel 2013, nel 2015 Dell acquista EMC Corporation, azienda operante nei comparti software e storage per aziende, costituendo la nuova Dell Technologies. Questa operazione, assieme alle precedenti acquisizioni di altre aziende operanti nel software (Quest Software, KACE, Credant, AppAssure, Boomi) e nella sicurezza (Sonicwall), hanno ridefinito la strategia del colosso verso la fornitura di infrastrutture aziendali su modello scalabile e servizi avanzati nel cloud computing e nella sicurezza.
Come racconta però Marco Bossi, Digital & Multichannel Data Driven and Customer Focused Marketing Expert di Dell – recentemente incontrato a Roma durante l’evento Dell EMC – una cosa è rimasta invariata, ossia l’orientamento verso il cliente, fattore che ha caratterizzato Dell fin dalla sua nascita e la differenziata dalla concorrenza consentendole di vendere computer che i clienti – privati e non – potevano personalizzare fin nei minimi dettagli secondo le proprie reali esigenze.
Questa traccia nel DNA vede oggi Dell approcciare il cliente non cercando di imporre i propri modelli di computer e i servizi offerti rispetto alla concorrenza, bensì analizzando le effettive esigenze che nascono dal basso e disegnando soluzioni su misura. Per farlo, sono stati condotti dei veri e propri studi statistici e sociologici sull’evoluzione della forza lavoro lavoro negli USA, in Asia e nei principali paesi europei, che hanno portato all’individuazione di 5 tipologie di lavoratori che rappresentano il presente e il futuro del mondo lavorativo.
Lo scopo dello studio, spiega Bossi è quello di poter arrivare a offrire alle aziende e ai professionisti soluzioni che consentano di lavorare nel miglior modo possibile, usufruendo della tecnologia sia in ufficio che al di fuori. È nato così il concetto di una forza lavoro future-ready, dove è la tecnologia che si adatta ai diversi stili di lavoro e processi, e non più viceversa, per mantenere un alto livello di produttività.
Desk Centric
La prima di queste categorie raggruppa i lavoratori Desk Centric, descritti da Marco Bossi come il classico impiegato da scrivania, la cui produttività è però spesso ostacolata da un’area di lavoro ostruita da PC e accessori, da uno spazio di lavoro poco mobile e da display spesso di piccole dimensioni.
La soluzione pensata da Dell passa dall’ottimizzazione degli spazi, che vengono ridotti in modo efficiente pur garantendo la massima comodità, da un monitor ampio (o doppio) per il multitasking e dalla potenza giusta per il tipo di ruolo.
La proposta è rappresentata da desktop all-in-one senza cavi o da sistemi micro, oppure nel favorire la mobilità con notebook dotati di docking station. Si va così ai Dell OptiPlex, Precision e Latitude, che possono essere dotati di pacchetti software dedicati alla sicurezza e alla videoconferenza e di un servizio di assistenza Dell ProSupport, che include anche la configurazione iniziale e la garanzia.
Corridor Warrior
Come il precedente, anche il Corridor Warrior è un tipo di lavoratore moderno. Lo contraddistingue una maggiore mobilità, con il problema però di dover spesso portare notebook pesanti e ingombranti da una stanza all’altra, di avere a che fare con una durata della batteria limitata e una certa difficoltà di condivisione quando si trova lontano dalla postazione fissa. Inoltre non riesce a essere produttivo durante gli spostamenti.
La soluzione sta nel facilitare il passaggio dalla postazione fissa alle riunioni, la condivisione delle informazioni restando sempre connessi e l’utilizzo di dispositivi portatili pratici e leggeri. Secondo Dell, basta dotarsi di notebook più sottili e leggeri, dall’elevata autonomia e facilmente collegabili alla rete e ad altri dispositivi.
Rappresentano questa specie i notebook delle serie Venue e Latitude o gli Ultrabook XPS, corredati opzionalmente da Dell Cloud Client Manager per l’accesso sicuro a PC, thin client e dispositivi mobili aziendali, Dell Data Protection che elimina malware e minacce, e soluzioni per la videoconferenza. Non manca la possibilità di aggiungere la configurazione e installazione iniziali, il Dell ProSupport con interventi h24, 7 giorni su 7, garanzia e protezione contro danni accidentali.
On-the-Go Pro
Ecco che ci si avvicina al punto di passaggio fra presente e futuro, ovvero il lavoratore o il manager sempre in movimento e sempre attivo. Questa persona trova molto scomodo dover portare con sé più dispositivi, non sempre riesce a connettersi a discapito della sua attività e ha difficoltà a creare contenuti professionali lavorando spesso con dispositivi di dimensioni ridotte.
Che si trovi nella sala di attesa di un aeroporto o in sala riunioni, questo tipo di professionista deve poter contare su dispositivi portatili pratici e leggeri, ma non per questo meno potenti, e sempre collegati alla rete per lavorare via cloud o VPN.
Per questo Dell vuole offrire dispositivi portatili maneggevoli, leggeri e adatti a ogni esigenza, facilmente connessi e potenti come i portatili della serie Venue e Latitude con schermo da 11 o 12 pollici, anch’essi corredati da Cloud Client Manager e dal Data Protection con sistemi di crittografia integrata, oltre all’immancabile software per le videoconferenze online. Questa soluzione dà la possibilità di aggiungere anche la configurazione e installazione iniziali, il Dell ProSupport Plus (in loco, h24, 7 giorni su 7) e la tecnologia SupportAssist per il monitoraggio attivo dei dispositivi, oltre alla garanzia.
Remote Worker
Ecco il futuro. O meglio si tratta di futuro in Italia poiché in molti altri paesi il telelavoro è pratica ormai comune. I dipendenti e i professionisti che hanno scelto questa conveniente formula lavorativa, tuttavia, combattono spesso con problemi di connettività e di comunicazione, ricevono assistenza a problemi tecnici solo da remoto e non sempre hanno accesso ai dati aziendali disponibili nella LAN locale.
Che stiano al bar o a casa, queste persone devono poter essere autosufficienti e in grado di trasformare qualsiasi ambiente nel proprio spazio di lavoro, restando connessi con l’ufficio principale anche tramite videoconferenza e avendo accesso a dati sensibili via cloud o VPN. Inoltre devono poter essere produttivi anche durante gli occasionali spostamenti per i meeting in azienda.
La soluzione proposta passa dal miglioramento della connettività all’affidabilità dei dispositivi, garantendo pieno supporto. Sono molte le soluzioni offerte, essenzialmente rappresentate dalle serie OptiPlex, Latitude e Venue, ciascuno dotato – sempre come opzione – di Cloud Client Manager, Data Protection e software per videoconferenze, nonché del ProSupport Plus con SupportAssist, garanzia e configurazione e installazione iniziali.
Specialised User
Questa è una razza a parte, il tipo di utente altamente specializzato che necessita del massimo delle prestazioni e della potenza di calcolo. È solitamente un creativo e lavora con immagini, video e suono ad altissimi livelli. Per questo non può fare a meno della serie Dell Precision nonché di tutti i servizi offerti da Dell per la protezione, la comunicazione e l’assistenza, come chiosa un entusiasta Marco Bossi.
Chi è Future Ready?
L’incontro con Marco Bossi non è servito solo a capire la visione Future Ready di Dell sul mercato del lavoro e per conoscere le sue offerte rivolte ai professionisti e alle aziende, ma anche per conoscere uno dei volti di chi sta dietro questa rivoluzione del progetto di business di Dell. Certo è che se tutti i dipendenti Dell condividono la sua stessa passione, dedizione ed entusiasmo, Dell ha un futuro roseo garantito.
L’occasione ha dato al contempo un interessante punto di osservazione sull’odierno panorama lavorativo. Un panorama molto frastagliato, ma essenzialmente diviso fra chi cerca di stare al passo con le nuove tecnologie e chi trova quest’ultime già limitanti. È la dimostrazione di quanto il digital divide sia tuttora forte, fra una categoria di lavoratore all’altro, fra un’azienda e l’altra e persino fra un paese e l’altro.
Una questione di mentalità. Non sorprende affatto – e la dice lunga sullo stato delle cose – che Dell, per il suo studio sulle abitudini dei lavoratori del primo ventennio, non abbia preso in considerazione l’Italia.