La scure dei licenziamenti potrebbe presto gravare, e pesantemente, sui dipendenti Dell. Secondo quanto annunciato dall’azienda, infatti, ben il 10% dell’intera forza lavoro dovrebbe presto essere lasciata a casa, il che significa il licenziamento per circa 9.000 degli 88100 dipendenti del gruppo.
Per drammatico che possa essere, l’annuncio ha invece un ottimo riscontro a Wall Street dove il titolo cresce del 2.64% durante le contrattazioni ordinarie e del 5.87% durante le contrattazioni after hours. Il tutto, infatti, va inquadrato nel contesto di una comunicazione della trimestrale di cassa tale per cui la quota finale del profitto è scesa e l’eccesso di forza lavoro può rappresentare quindi (con forte concorrenza e prezzi in veloce ribasso) un peso eccessivo per la macchina economica dell’azienda.
In generale i conti Dell hanno rivelato una azienda in buona salute, con entrate in ascesa ed in grado di superare le attese degli analisti. La nota negativa è solo nei 759 milioni di dollari di netto finale (34 centesimi per azione), quota in discesa rispetto ai 762 dell’anno precedente. Dell motiva il problema anche e soprattutto con le decine di milioni di dollari spesi dal gruppo a seguito di una investigazione interna imposta dalla Securities and Exchange Commission (SEC).
Le decisioni odierne sono tutte, evidentemente, a firma di Michael Dell: lo storico numero uno è infatti tornato in sella ad inizio 2007 dopo l’abbandono di Kevin Rollins e la decisione è immediatamente stata quella di guidare un gruppo più snello, in grado di rispondere con più rapidità alle esigenze. Il taglio del personale risponde quindi all’esigenza di ristrutturare il gruppo partendo da un importante taglio dei costi. Philip Durell, analista Motley Fool, spiega chiaramente a Forbes che «il modello Dell non è rotto, necessita solo di qualche aggiustamento. Dell è ancora Dell»: la fase di restauro è dunque benedetta dalla borsa e le maledizioni di migliaia di dipendenti in questo contesto non hanno voce in capitolo.
Nelle stesse ore anche Motorola annuncia una necessaria opera di ristrutturazione dei propri asset ed annuncia il licenziamento di 4000 dipendenti entro fine anno «per sostenere la profittabilità». Se nel caso Dell il vantaggio economico ottenibile non è stato comunicato, per Motorola saranno risparmiati 400 milioni di dollari, ovvero 0.08 dollari per ogni singola azione.