È il Wall Street Journal a nutrire le voci che da qualche mese vogliono Dell pronta a fare la sua incursione nel lucroso mondo degli smartphone: secondo le solite persone ben informate e vicine alla vicenda, un gruppo di ingegneri facenti parte della società starebbe lavorando da più di un anno, in un ufficio a Chicago, alla realizzazione di una serie di prototipi di smartphone, che dovrebbero essere presentati ufficialmente al pubblico nel mese di febbraio. Al momento i rappresentanti di Dell, Google e Microsoft (i gruppi direttamente o indirettamente interessati a tale ipotesi) non hanno rilasciato alcun commento in merito ai rumor riportati.
Secondo le fonti interpellate dal giornale, i prototipi si focalizzerebbero su due modelli distinti, il primo dotato di touchscreen e quindi privo di tastiera QWERTY e il secondo con tastiera fisica a scorrimento. Per quanto riguarda il sistema operativo, la compagnia di Round Rock avrebbe equipaggiato i diversi modelli sia con Windows Mobile che con Google Android. L’inedita gamma di dispositivi mobili Dell dovrebbe sfoggiare l’appellativo di MePhone (ma potrebbe trattarsi semplicemente di un nome in codice), facendo così l’occhiolino al celebre iPhone di Apple.
L’entrata di Dell nel mercato degli smartphone, se da un lato può sorprendere, dall’altro appare decisamente plausibile: dopo aver perso lo scettro di produttore numero uno nel settore dei personal computer, la compagnia potrebbe essere alla ricerca di nuove fonti di guadagno, puntando lo sguardo verso un settore in continua espansione e dalle forti potenzialità. Inoltre, come ricordato dal Wall Street Journal, non sarebbe la prima volta Dell si lancia il progetti alquanto azzardati, coma accadde ad esempio nel 2002 con il PDA Axim, la cui produzione è stata abbandonata nel 2007, lo stesso anno in cui la compagnia di lega alla figura di Ron Garriques, sino a quel momento appartenente alla divisione Motorola. La piattaforma Android di Google potrebbe inoltre offrire a Dell la possibilità di realizzare un telefono da contrapporre direttamente all’iPhone pur senza rimanere giocoforza vincolata a Microsoft.