Michael Dell è in procinto di rientrare in possesso del proprio gruppo, quello a cui ha posto il proprio cognome come brand, quello che ha fondato nel 1984 e che ora intende riprendersi in prospettiva di un rilancio. L’accordo è stato proposto agli azionisti e nei prossimi giorni il gruppo dovrà dare una risposta autonoma sulla base delle valutazioni che farà il Board of Director.
Michael Dell si è immediatamente ricusato dal Board per escludere la propria figura dalle votazioni che avranno luogo dopo le dovute perizie. La Dell ha infatti la necessità di valutare se esistano attualmente opzioni più favorevoli rispetto a quelle proposte da Michael Dell, ed in assenza di riscontri procederà con ogni probabilità con l’approvazione dell’accordo. Per gli azionisti è in arrivo un premio pari al 25% sulla quotazione registrata alla chiusura dell’ultima seduta in borsa (+37% rispetto alla media degli ultimi 90 giorni), il tutto all’interno di una transazione stimata sui 24,4 miliardi di dollari. Michael Dell non sarà solo in questa avventura: al suo fianco il fondo di investimento Silver Lake.
Anche Microsoft ha partecipato all’operazione mettendo sul piatto 2 miliardi di dollari. Formalmente il gruppo spiega di essere intervenuto in virtù dell’interesse nutrito per il mercato del PC, che Redmond intende mantenere salutare e florido. Di fatto l’investimento sembra poter significare qualcosa di più, anche se ad oggi ogni ipotesi sembra poter essere più che altro speculativa. Di fatto Microsoft prende le distanze da ogni interpretazione e spiega l’iniziativa in modo distaccato:
Microsoft ha offerto 2 miliardi di dollari al gruppo che ha proposto di riportare Dell alla proprietà privata. Microsoft intende affermare il successo di lungo termine dell’intero ecosistema PC ed investe pesantemente in una varietà di modi per costruire il futuro dell’ecosistema.