Con iOS 7, OS X Mavericks e la produzione dei nuovi Mac Pro negli Stati Uniti, Apple ha inaugurato alla WWDC 2013 il nuovo corso dell’azienda. Una filosofia che tenta di legarsi allo stile di vita americano, ribadendo come i prodotti a marchio mela siano profondamente pregni della cultura a stelle e strisce. Sebbene in molti abbiano speculato questo sia solamente un modo per allontanarsi dalla polemica sulle tasse e i patrimoni oltreoceano, per lanciare la nuova Apple il gruppo ha fatto ricorso a un’intensiva campagna pubblicitaria, quella del “Designed by Apple in California”. Un’indagine di mercato, però, dimostrerebbe come l’intero intento mediatico abbia fatto flop.
Così come riporta Bloomberg, gli analisti di Ace Metrix hanno studiato l’impatto dei nuovi spot Apple sul pubblico. E i risultati non sarebbero affatto invitanti: le pubblicità mandate in onda dal 10 giugno su tutti i network USA hanno ottenuto il più basso punteggio per l’azienda nell’ultimo anno, segno di come il pubblico non abbia recepito il messaggio né appaia particolarmente interessato allo spot. La società ha raccolto delle impressioni a campione su oltre 500 telespettatori, elaborando quindi un punteggio di gradimento: l’ultimo spot raggiunge 489 punti, al di sotto della soglia di settore di 542 e ben lontano degli oltre 700 che la Mela è stata in grado di raccogliere con precedenti interventi.
Perché Cupertino subisce questo calo, considerato come si tratti di un’azienda maestra sul versante dell’advertising? A quanto pare, il focus degli spot sarebbe fuorviante. Per la campagna “Designed by Apple in California”, la Mela ha scelto di “mostrare la sua firma” appellandosi a quell’esperienza d’uso di cui i clienti godono nella loro quotidianità. Ma si tratta di un’esperienza aspecifica, non legata a un prodotto definito, quindi i clienti sarebbero confusi su quel che Apple stia cercando davvero di promuovere. Un messaggio fuorviante, che espone il gruppo alla critica più che all’approvazione, così come l’esperto di branding Will Burns sottolinea:
«Vi stiamo ricordando il vostro legame irrazionale con il nostro marchio, l’aura, l’effetto Steve Jobs, perché al momento non abbiamo un prodotto da proporvi. Per favore, continuate a comprare i prodotti Apple perché ci sentiamo positivi rispetto al brand.»
Un’opinione simile è condivisa da Edward Boches, docente di tecniche pubblicitarie all’Università di Boston, il quale considera la campagna “Designed by Apple in California” davvero rischiosa.
«Apple non è mai stata una società che ha avuto bisogno di far vanto di se stessa. In una campagna-manifesto, è difficile non apparire troppo benevoli con se stessi. E sebbene suggerisca le meravigliose cose che i prodotti Apple possono fare, lo spot è privo di gioia».
Come reagirà Cupertino a queste critiche? Lo spot verrà ritirato dai palinsesti televisivi?