Jean-Francois Dugas, direttore del gioco Deus Ex: Human Revolution, svilluppato da Eidos Montreal e terza iterazione di una serie di successo, ha risposto ad alcune domande di IGN.com durante un’intervista, rivelando alcuni interessanti particolari del sopraccitato titolo.
Riguardo al genere, Deus Ex: Human Revolution sarà una commistione tra uno shooter e un gioco di ruolo, ma Dugas ha confermato che l’ispirazione per questa nuova iterazione proviene direttamente dal primo capitolo della serie, in cui tutto era perfettamente bilanciato. Il giocatore dunque potrà scegliere se utilizzare un approccio più “action” o se ricorrere a scelte pacifiste. In entrambi i casi le opzioni a disposizione saranno tantissime e tutte convincenti.
La trama del gioco è autoconclusiva e, soprattutto, il titolo è a tutti gli effetti un prequel del primo episodio della serie, dunque, a detta di Dugas, chi non dovesse aver mai giocato ad alcuna delle precedenti iterazioni sarà comunque capace di raccapezzarsi all’interno della trama senza alcuna difficoltà. D’altro canto, però, chi dovesse essere invece un veterano della serie, incontrerà volti familiari.
Un’altra importante notizia è che Deus Ex: Human Revolution non avrà la modalità multiplayer, poiché lo studio di sviluppo si è voluto concentrare maggiormente sugli elementi singleplayer per offrire la migliore esperienza possibile.
Deus Ex: Human Revolution sarà dotato di finali multipli, e ogni scelta avrà un effetto preciso nell’evolversi della storia. Il gameplay si fonda principalmente su fasi di azione miste a fasi stealth, anche se non mancheranno fasi di contorno come l’aggiramento di dispositivi elettronici e le interazioni sociali.
Il personaggio principale sarà Adam Jensen, un esperto di sicurezza selezionato per sorvegliare una delle società americane più importanti. Adam si ritroverà al centro di cospirazioni e complotti internazionali.
Dopo essere stato ferito quasi a morte, Adam è stato curato e dotato di innesti biomeccanici che gli hanno permesso di diventare una vera e propria arma, oltre che di salvarsi la vita. Ma attorno a questa misteriosa ricostruzione c’è un alone di sospetto. Chi avrebbe finanziato la ricostruzione? Perché con dispositivi militari?
Deus Ex: Human Revolution è ambientato nel 2027, venticinque anni prima dell’inizio della serie già nota. Il team di Eidos Montreal ha lavorato gomito a gomito con lo sceneggiatore della prima iterazione, ovvero Sheldon Pacotti, per cui la trama sarà coerente con il resto della serie, sempre tenendo conto che si tratta di un prequel.
Adam Jensen rappresenta un po’ il fulcro della società di Detroit (la città in cui è ambientato il gioco) del 2027. L’avvento delle nuove tecnologie, ma soprattutto delle nanotecnologie, che permettono innesti corporei per i soldati e anche per i civili, ha portato la società intera ad un punto di non ritorno, una fase prossima al collasso.
Dugas si è detto entusiasta di essere al lavoro su questo titolo, così come tutto il team Eidos Montreal. Lo stesso Dugas ha promesso che nuove informazioni sul titolo saranno disponibili in occasione del prossimo E3.