Con l’imporsi dell’ecommerce nelle abitudini quotidiane degli utenti, è andato ad imporsi in parallelo un problema gravoso: fare in modo che corriere espresso e utente riescano ad incontrarsi per la consegna della merce. Una risposta all’insegna dell’innovazione giunge ora da Eni e DHL Express, brand dalla cui stretta di mano nasce un nuovo servizio destinato ad incrementare ulteriormente l’appetibilità delle soluzioni online da parte di chi ha poco tempo per lo shopping tradizionale.
Eni e DHL: il futuro del corriere espresso
Il problema è noto: si acquista online, dopodiché ci si imbatte nella difficoltà oggettiva del ritiro del pacco. Chi lavora, soprattutto, è impossibilitato a consegnare un riferimento per il ritiro dei prodotti e si trova costretto a cercare appoggi sul portiere del condominio, sul vicino di casa o altre soluzioni di fortuna. Di qui l’intuizione: la grande diffusione dei centri Eni sul territorio è esattamente ciò di cui abbisogna DHL per poter avvicinare l’utente e poter offrire il pacco con tempi e modalità all’insegna della velocità. Le stazioni di servizio Eni, insomma, diventano dei veri e propri hub DHL, fungendo così da punti di ritiro e di consegna dei pacchi in transito.
Più semplicemente: una volta acquistato online un prodotto, non è necessario organizzare il ritiro smuovendo parenti, amici o vicini di casa: è sufficiente procedere con un ritiro di persona, quando e come meglio si crede, presso la più comoda tra le Eni Station abilitate. Così facendo l’acquisto online perde anche l’ultimo degli ostacoli incontrati e per contro DHL ha la possibilità di ottimizzare i propri viaggi e le proprie consegne a vantaggio dell’intera clientela. Meno frizioni nei processi di distribuzione, meno ostacoli nella consegna a domicilio dei prodotti e meno grattacapi in caso di mancata consegna: le stazioni di servizio mettono i propri spazi a disposizione e nel giro di pochi mesi saranno sicuramente in molti ad avvalersi di questa innovativa opportunità.
Eni Station, futuro di interscambio
Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto sono le prime regioni coinvolte dal progetto: 50 stazioni di servizio saranno immediatamente abilitate alle consegne, ma entro il prossimo biennio il numero è destinato a salire fino a 500 unità per una presenza più massiccia e capillare nei punti nevralgici del territorio. Il passaggio di mano dei pacchi avverrà tramite le apposite packstation DHL, la prima delle quali è stata installata e presentata presso la Eni Station di Via Laurentina a Roma.
Le Eni station ospiteranno i servizi offerti dai service point DHL con i relativi vantaggi, soprattutto in termini di sicurezza di localizzazione e ampia flessibilità di orario, elementi fondamentali per i consumatori in mobilità. Non sarà più necessario quindi farsi trovare a casa o in ufficio in attesa delle consegna, ma sarà il cliente a scegliere quando spedire e/o ritirare a seconda delle proprie necessità e abitudini. Il tutto in modo veloce, potendo contare su un luogo sicuro, sempre presidiato e comodo per la sosta in auto.
«Grazie all’accordo con Eni», spiega il comunicato ufficiale diramato, «DHL Express rafforza la propria presenza sul mercato consumer andando incontro alla domanda crescente di utilizzatori sempre più attenti ed esigenti, ormai fruitori abituali dell’ecommerce e smart workers, che trarranno enorme vantaggio dal poter ritirare e spedire i propri acquisti dove vogliono e quando vogliono&arquo;. Per Eni si tratta invece di un passo ulteriore verso quell’evoluzione delle Eni Station come punti di interscambio: la preziosa eredità dal passato è rappresentata dalla presenza capillare sul territorio, mentre la scommessa per il futuro è la trasformazione di questi riferimenti come veri e propri hub.
In futuro le Eni Station potranno essere luoghi di interscambio tra la mobilità extraurbana e il car sharing cittadino; potranno essere luoghi di sosta per la ricarica di auto elettriche; potranno infine essere punti di approvvigionamento per pacchi, luoghi su cui sviluppare l’incontro tra i propri acquisti online e i propri ritiri della merce offline. «La conferma che DHL sta guidando da leader la rivoluzione delle modalità di acquisto dei clienti sta nei fatti: i Service Point DHL dislocati sul territorio italiano sono quasi 1400, con l’obiettivo di raggiungere quota 2000 entro il 2016»: la partnership con Eni non fa altro che accelerare questo processo, trasformando DHL in un vettore che moltiplica le opportunità e che quindi libera il tempo dell’utente da ogni ostacolo.