Lo smartphone è un computer portatile che permette di eseguire praticamente qualsiasi compito, tanto che ormai telefonare è diventata una funzione secondaria. In futuro però potrebbe diventare un utile strumento per diagnosticare in tempo reale le malattie. Grazie alla tecnologia sviluppata dai ricercatori dell’Università di Houston, è sufficiente collegare alla fotocamera una piccola lente da 20 dollari. I dettagli dello studio, finanziati dai National Institutes of Health e dalla The Welch Foundation, sono stati pubblicati sulla rivista ACS Photonics.
Il nuovo dispositivo sfrutta l’interazione chimica tra un virus o un batterio e gli anticorpi. Per rilevare questo legame, Jiming Bao (professore di ingegneria informatica ed elettrica) e Richard Willson (professore di chimica e ingegneria biomolecolare) hanno utilizzato un semplice vetrino e una sottile pellicola di oro con migliaia di fori. Usando una tecnica simile a quella usata per la produzione dei processori, Bao ha ottenuto una “rete da pesca” microscopica in cui sono presenti fori grandi 600 nanometri che lasciano passare la luce.
All’interno di questi fori sono stati posizionati gli anticorpi delle malattie da diagnosticare, il campione biologico da analizzare e un secondo strato di anticorpi contenenti enzimi che producono particelle di argento quando esposti ad alcuni tipi di agenti chimici. Con un normale microscopio scolastico si può verificare se i fori sono chiusi, impedendo il passaggio della luce e quindi individuando correttamente la malattia. Un analogo tool diagnostico si può realizzare con la fotocamera dello smartphone, un flash e una lente da 20 dollari.
Se i ricercatori riusciranno a risolvere alcuni problemi, tra cui guidare i batteri fino alla superficie del vetrino, il sistema potrebbe essere utilizzato sul campo. In caso di incidente industriale, i fori di un vetrino potrebbero essere riempiti con molecole che si legano con 10 potenziali contaminanti, consentendo di valutare rapidamente la situazione. Nelle aree economicamente disagiate, invece, il tool potrebbe essere usato per effettuare una screening di massa e diagnosticare malattie molto diffuse, come il diabete.