Cambio di rotta per la Difesa britannica, pronta allo switch verso Apple per garantire il massimo della sicurezza in fatto di comunicazioni sensibili. È quanto riportano diverse fonti negli ultimi giorni, nel sottolineare come il Ministero della Difesa d’Oltremanica abbia optato per iPhone 7 come device di punta per le proprie operazioni. L’indiscrezione, tuttavia, al momento non trova una precisa conferma a livello istituzionale.
La notizia è stata resa nota da TechRepublic, testata pronta a confermare come gli smartphone Apple diverranno presto i dispositivi di punta per le comunicazioni protette del Ministero della Difesa britannico. Secondo quanto reso noto, BT Group sarebbe al lavoro per implementare dei sistemi di sicurezza aggiuntivi in iPhone 7, oltre alle protezioni già garantite da iOS 10. In particolare, pare siano in via di definizione dei “secure storage containers”, delle aree d’archiviazione sulla memoria locale praticamente inaccessibili da terzi, per il salvataggio di informazioni top-secret.
Sempre TechRepublic sottolinea come la scelta, almeno inizialmente, fosse ricaduta su un Samsung Note 4, modificato ad hoc a livello software affinché potesse garantire il massimo della sicurezza al personale della difesa. Gli esperti, tuttavia, non sarebbero riusciti a implementare delle protezioni considerate sufficientemente adeguate e, per questo, la scelta sarebbe ricaduta su iPhone 7. BT Group, riferisce BGR, avrebbe però smentito il rumor su un’inadeguata sicurezza offerta da Samsung, poiché la scelta dei dispositivi non sarebbe dipesa dai produttori, bensì dalle caratteristiche tecniche dei singoli device.
In caso la notizia venisse confermata, si tratta di un importante traguardo per Apple, considerato come spesso, per garantire la sicurezza a livello istituzionale, vengano adottate soluzioni Android opportunamente modificate. Esisterebbero inoltre molti smartphone declinati per questo scopo, non pienamente accessibili al mercato consumer e dai prezzi molto elevati. L’impegno del gruppo di Cupertino nei confronti della privacy, tuttavia, è noto da diversi anni: da iOS 8 e successivo, ogni comunicazione è dotata di crittografia end-to-end e nemmeno la stessa società californiana può accedere ai dati sensibili dell’utente.