Un designer di gioielli, uno studio legale, uno d’architettura e un centro estetico sono i protagonisti della seconda fase di Digilavorando, il progetto sviluppato da Epson in collaborazione con Cna Lombardia e Fondazione Politecnico di Milano per la promozione del digitale nelle microimprese italiane, quelle composte da meno di dieci tra dipendenti e collaboratori. Sono loro a rischiare di restare indietro nell’agenda digitale italiana senza questo tipo di consulenze.
La questione è nota: le piccole imprese possono contare sui meta-distretti, oppure su progetti specifici. Spesso sono artigiani o studi professionali che non hanno le caratteristiche delle startup e per loro è più complicato accedere a opportunità di innovazione.
L’iniziativa di Epson è arrivata alla seconda fase, nella quale le aziende selezionate potranno adottare pratiche di lavoro quotidiane orientate alla tecnologia informatica, che verranno poi messe a disposizione di tutti coloro che saranno interessati a seguire il loro esempio grazie a una piattaforma di condivisione.
Ecco perché le quattro aziende sono realtà totalmente diverse che esercitano in settori che nulla hanno in comune. Tuttavia, tutte condividono la stessa esigenza: poter amministrare in modo più efficiente i documenti cartacei che sono obbligate a gestire ogni giorno. Grazie al progetto “Digilavorando – Cresco in digitale”, Epson Italia fornirà alle microimprese selezionate tutti gli strumenti tecnologici e il supporto necessario per sviluppare e realizzare le diverse attività e raggiungere gli obiettivi.
I compiti proposti riguarderanno azioni svolte dalla gran parte delle aziende: procedure semplici, ma dall’immediato risvolto pratico, come per esempio la digitalizzazione di documenti in ingresso o le pratiche legali, ma anche la realizzazione di proposte, listini, dépliant e coupon per eventuali promozioni e presentazioni aziendali da proiettare o stampare.
Sembra poco, ma per le micro aziende, tessuto vero dell’economia italiana che sta pagando carissima la crisi economica (soprattutto per la pressione fiscale e il credito verso gli enti pubblici), anche questi obiettivi sono importanti e spesso lasciati alle competenze casuali dei dipendenti.
Con semplici strumenti e pochi passaggi è possibile migliorare in maniera significativa la propria attività, liberando risorse e tempo per concentrarsi sul proprio business principale. Sono ancora molte le piccole realtà nel Paese dove le moderne tecnologie non hanno fatto breccia.
Le imprese inserite nel programma
Manifactura nasce nel 2006 dall’incontro di due professioniste piemontesi: una grafica, Valentina Santhià, e una scenografa, Elena Imberti. È un?azienda che progetta e realizza gioielli e bijoux ad alto contenuto creativo con materie prime Made in Italy. Hanno accettato di partecipare all’iniziativa per strutturare e velocizzare contabilità e magazzino.
Studio legale Paneri. Uno dei più antichi di Alessandria: Marco e Maria Paneri rappresentano la terza generazione che porta avanti l’attività familiare, nata nel 1948. Digilavorando è un’opportunità per digitalizzare la notevole mole di documenti cartacei che tradizionalmente caratterizza l’attività di chi gestisce le pratiche legali.
Beauty and Relax è nato nel 1984 a Milano, il centro estetico si occupa di trattamenti di bellezza e benessere utilizzando anche tecnologie d’avanguardia come il ringiovanimento con radiofrequenza. Gestire in modo automatico e rapido i documenti relativi all’attività amministrativa è tra gli obiettivi più importanti che si pone Elena Fabbro, la titolare, che punta anche a creare un archivio digitale.
Diverserighestudio intende utilizzare Digilavorando per rendere più produttiva la fase di archiviazione, gestione e condivisione dei documenti. Simone Gheduzzi, Nicola Rimondi e Gabriele Sorichetti, i titolari dello studio di archittettura bolognese nato nel 2003, sviluppa progetti svolgendo anche attività di ricerca sul tema dell’abitazione collettiva, sociologia urbana e sostenibilità ambientale e paesaggistica.