L’Italia è presidente di turno dell’Unione Europea e comincia dall’agenda digitale. Da oggi e per cinque giorni Venezia sarà l’ombelico del mondo digital europeo, una straordinaria opportunità (e cornice) per approfondire tutti gli aspetti del contesto attuale e cercare nuove soluzioni per stimolare la crescita economica e sociale attraverso l’innovazione. Un programma di una trentina di iniziative e 100 speaker. Domani, otto luglio, conferenza stampa con Matteo Renzi e Neelie Kroes.
Ricchissimo programma per Digital Venice, molti sono gli argomenti in discussione nei vari eventi e workshop previsti per la settimana: dalla cyber security alle competenze digitali, dalla regolazione dei nuovi servizi digitali all’e-procurement. Si comincia oggi con una grande convention all’Arsenale sulle startup europee, poi l’Open Government Forum si riunirà al Teatro delle Fondamenta Nuove l’8 luglio e il 9 luglio all’Auditorium S. Margherita di Ca’ Foscari si parlerà dell’importanza dei dati per lo sviluppo di politiche del turismo. Bisogna però leggere bene il programma per scoprire tutti gli eventi, gran parte di quali, tuttavia, già sold out. Venezia conferma di essere crocevia fra storia e futuro: nonostante le sue caratteristiche orografiche decisamente particolari, Venezia è stata interamente cablata in fibra ottica, è dotata di nodi fissi o mobili che possono gestire oltre 200 gigabyte di dati, già utilizzati da oltre 40.000 utenti al giorno: un’infrastruttura pubblica pressoché unica in Italia e in Europa. Uno dei suoi fautori è l’ex vicesindaco Michele Vianello, oggi evangelist delle smart city.
L’evento istituzionale
La giornata dell’8 sarà quella più istituzionale, da riflettori della stampa. La mattina è prevista una riunione con il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes, che sarà trasmessa live in streaming sul sito digitalvenice.eu. Un incontro ai più alti livelli per parlare di agenda digitale ospitato dal Comune di Venezia e promosso dalla presidenza italiana del Consiglio europeo, con il sostegno della Commissione Europea, che riunirà il mondo della politica e dell’industria di tutta Europa per tracciare la strada verso la crescita dell’economia e dell’occupazione, attraverso politiche di sviluppo dell’agenda digitale.
Alla riunione parteciperanno altri rappresentanti di governi europei e verrà discussa la “Carta di Venezia”, un memorandum sui punti chiave per le strategie sulle politiche digitali in Europa, con importanti attori dell’industria digitale globale, fra cui gli amministratori delegati di tutte le maggiori Telco europee (Deutsche Telekom, France Telecom, Telecom Italia, Telefonica, Vodafone), i responsabili delle policy europee di Google e Facebook, i rappresentanti europei di molte grandi multinazionali Ict come Microsoft, Ibm, Cisco, oltre ai presidenti per l’Europa dei colossi asiatici Huawei e Samsung.
Nella stessa giornata, al pomeriggio, si svolgeranno cinque workshop, durante i quali oltre 300 esperti daranno il loro contributo per l’elaborazione di linee guida per le future politiche europee in materia di agenda digitale. Le sessioni di lavoro riguarderanno “Digital skills and competences”, “Rethinking digital for a new economic development”, “Startup Europe”, “Trust and Security in the European Digital Single Market”, e “Smart government and Public Sector Modernization”.
#DigitalVenice is here! Today about #RestartEurope.Tomorrow with @matteorenzi & @NeelieKROESeu http://t.co/za0I0sYKwA pic.twitter.com/dNSnrJYBbp
— Digital Agenda (@DigitalAgendaEU) July 7, 2014
I relatori internazionali
Digital Venice è un evento mondiale, dunque si caratterizza per gli speaker internazionali dei vari workshop, tra i quali si annoverano Jeremy Rifkin (che incontrerà i giornalisti italiani per una conferenza all’Arsenale dove illustrerà la rivoluzione dell’Internet of Things), Beth Noveck, direttrice del Governance Lab e già capo della prima task force di Barack Obama sull’Open Government, Ann Mettler, direttore dell’European Digital Forum e cofondatrice del Lisbon Council, Isidro Ballesteros, coordinatore di Start Up Europe della Commssione Ue, Scott Marcus del centro di ricerca tedesco WIK (uno dei firmatari del Rapporto Caio), Gergana Passy, digital champion della Bulgaria, Michael Kölling, Professore dell’University of Kent e fondatore del programma Computing At School, Mike Butcher di Techcrunch, Rachel Neaman, presidente del Digital Leaders Programme, Bindi Karia, vice presidente della Silicon Valley Bank, Katrin Weigend del ministero federale tedesco della Pubblica Amministrazione e Robert Madelin, direttore generale della DG Connect della Commissione Ue.
Gli italiani
Non mancano ovviamente molti nomi di primo piano anche dello scenario italiano, sparsi nei diversi incontri e workshop. Tra i relatori italiani sono confermati Antonello Giacomelli, sottosegretario alla Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, Anna Masera, a capo della comunicazione della Camera dei deputati, Pia Marconi, a capo della Funzione Pubblica, Antonio Nicita, commissario Agcom, Roberto Viola, vice direttore Generale DG Connect, il presidente di Mind The Bridge Alberto Onetti, Stefano Firpo, uno dei padri della legge sulle startup in Italia, Alessandra Poggiani, direttore generale di Venis, la società di ICT del Comune di Venezia e candidata al ruolo di direttore dell’Agid, il cui nome verrà svelato proprio al Digital Venice.