In attesa di ulteriori novità sul fronte switch off del Digitale Terrestre allo standard DVB-T2, il Governo sta continuando a lavorare per poter fornire ai cittadini residenti in Italia un servizio sempre più completo e altamente tecnologico. L’idea di base è mettere a disposizione quanti più canali possibile, tutti in alta definizione e accessibili in ogni situazione.
E proprio per questo motivo, sono ufficialmente partiti i test per una grossa novità che riguarda i canali Rai. Già da oggi, alcune delle emittenti con lo share più alto potranno godere di un servizio che permetterà agli utenti di sintonizzarsi senza il bisogno di avere un’antenna o il 5G attivi.
Digitale Terrestre, come vedere i canali Rai senza connessione ad internet
Sono Roma e Torino le due città pilota della nuova fase di test voluta dal Governo per il Digitale Terrestre. L’ultima tecnologia apportata, che prende spunto dall’LTE Broadcast di Qualcomm, ha l’obiettivo di prendere il posto della connettività dati tradizionale.
L’idea di base è molto semplice: trasmettere il flusso dei dati in modalità broadcast. Su una frequenza unica e dedicata a tutti i dispositivi. Come per esempio le TV, ma anche e soprattutto gli smartphone. Se fino ad oggi vi era l’obbligo di essere connessi al 4G o al 5G, la novità permetterà di farlo senza internet attivo. L’obiettivo è di concludere i lavori già entro il 2025, così da farsi trovare pronti per eventi quali il Giubileo di Roma e le Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina.
La necessità ora è di trovare dispositivi che siano in grado di sintonizzarsi con le frequenze del Digitale Terrestre appena lanciate. Non tanto a livello di componenti, ma di software dedicati. Si arriverà probabilmente ad un accordo con Qualcomm, i cui modem presentano già oggi tutte le specifiche necessarie per poter supportare una tecnologia innovativa di questo tipo.