Continuano i cambiamenti sul digitale terrestre. Lo sapevamo già, d’altronde. Così, oltre a dare l’addio ad alcune emittenti che hanno abbandonato il digitale terrestre, lasciando spazio ad altre realtà, come la nuova Twenty Seven di Mediaset, in questi giorni ci sono diversi canali sui decoder che sono diventati “provvisori” in attesa di essere ricollocati a livello di numerazione.
Digitale terrestre, cambia ancora
Il 20 ottobre 2021 è cominciata l’Era del nuovo digitale terrestre, che prevede una prima fase che servirà all’attuazione del Piano Nazionale di Assegnazione Frequenze, con la ripartizione quindi delle frequenze tra le emittenti televisive che potranno adottare, se vogliono, lo standard di compressione Mpeg4 al posto dell’attuale Mpeg2.
Successivamente, con la seconda fase che si concluderà entro il 1° gennaio 2023, verrà definitivamente abbandonata ogni tipo di trasmissione DVB-T per passare al nuovo standard DVB-T2, che utilizza l’algoritmo di compressione video HEVC (o H.265) capace di occupare un minore spazio di banda, garantendo contestualmente un’elevatissima qualità di visione.
Dal 9 febbraio e fino al 14 marzo 2022, i cambiamenti interesseranno la cosiddetta Area 3. Si tratta di un’ampia zona d’Italia che comprende le Regioni e Province di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia (solo Provincia di Mantova) ed Emilia Romagna (tranne Provincia di Piacenza).
In questi territori avverrà gradualmente il refarming delle frequenze TV e diverse di emittenti radio e TV cambieranno la propria frequenza. Poi il “lavoro” proseguirà al centro in estate ed al Sud nella seconda parte dell’anno. In generale, dall’8 marzo si inizierà anche a passare alla trasmissione in Mpeg4 al posto del vecchio Mpeg2. Questo codec permette tra le altre cose di trasmettere un segnale con una qualità audio e video nettamente migliore dell’attuale.