Digitale terrestre: nuove frequenze dal 1 gennaio 2021

Cambiano le frequenze dei canali del digitale terrestre rientranti nell’Area ristretta D: continua la roadmap del DVB-T2
Digitale terrestre: nuove frequenze dal 1 gennaio 2021
Cambiano le frequenze dei canali del digitale terrestre rientranti nell’Area ristretta D: continua la roadmap del DVB-T2

La roadmap del DVB-T2 vivrà un’altra tappa importante a gennaio. In attesa dello switch-off che costringerà molti italiani a cambiare decoder o addirittura televisione, a partire dal 1° giorno del nuovo anno cambieranno le frequenze di molte emittenti. Nello specifico, sarà necessaria una nuova sintonizzazione per continuare a ricevere il segnale dei canali del digitale terrestre rientranti nell’Area ristretta D. Gli operatori televisivi della banda di frequenze a 700 MHz proseguono le operazioni di rilascio per fare spazio al 5G, che viaggerà appunto s rande: 694-790 MHz, 3.600-3.800 MHz e 26,5-27,5 GHz.

Digitale terrestre: liberare frequenze per il 5G

Ad oggi, sulla banda 700 viaggiano tante emittenti locali per le quali il Ministero dello Sviluppo economico ha previsto un piano scaglionato che consente a tutti di poter cambiare frequenza. Dopo i primi due scaglioni – 1 gennaio-31 maggio e 1 giugno-31 dicembre 2020 – che hanno visto il cambio di frequenza per le emittenti del digitale terrestre rientranti nelle aree A e B, ora tocca alla D, mentre a settembre 2021 cambieranno frequenze le Tv dell’Area ristretta C.

Le nuove frequenze dell’Area ristretta D

L’Area ristretta D comprende tutta la Sicilia tranne le province di Palermo e Messina, ragion per cui dovranno effettuare la risintonizzazione chi abita nelle seguenti province: Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani. In queste zone, a partire dal 1 gennaio ed entro il 30 giugno 2021, cambieranno frequenza i canali che trasmettono su 51-53 UHF e 50-52 UHF.

Dall’1 settembre 2021 tocca all’Area ristretta C

A partire dall’1 settembre 2021 ed entro il 31 dicembre, invece, toccherà all’Area ristretta C, dicevamo, che comprende un’ampia fascia di territorio dello Stivale. Nello specifico, dovranno risintonizzare (previo il possesso di una TV compatibile DVB-T2 o un nuovo decoder) gli abitanti delle province di: Trieste, Gorizia, Pordenone, Udine, Venezia, Treviso, Verona, Vicenza, Rovigo, Padova, Mantova, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Rimini, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Pesaro-Urbino, Chieti, Pescara, Teramo, Macerata, Campobasso, Foggia, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Taranto, Lecce, Matera, Cosenza, Crotone, Catanzaro, Reggio Calabria.

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