Il digitale terrestre così come lo abbiamo conosciuto in questi ultimi anni cambia sempre di più ogni giorno che passa in ogni angolo d’Italia. Il 2022 è l’anno in cui si completerà il cosiddetto Switch-off TV, il passaggio da parte delle emittenti televisive a sistemi di trasmissione digitale di seconda generazione. Una vera e propria trasformazione tecnologica che servirà a cedere alcune frequenze che oggi sono occupate dalla TV – quelle in banda 700 MHz – ai gestori di telecomunicazioni per il 5G, come deciso dall’Unione Europea nel 2017. Ma quando finirà?
Lo Switch off termina a giugno…
Da mesi, ormai, i telespettatori italiani della piattaforma Digitale Terrestre sono costretti a frequenti risintonizzazioni per vedere i propri canali preferiti. Purtroppo la situazione non migliorerà a breve e c’è da attendere ancora qualche settimana prima che la situazione si stabilizzi definitivamente.
Come ormai abbiamo imparato un po’ tutti, questi cambiamenti più o meno mensili comportano frequenti risintonizzazioni dei canali. Una fase difficile (e fastidiosa, per gli utenti) dello switch off al nuovo digitale terrestre di seconda generazione DVB-T2, che procede per aree geografiche e quindi ci sono sempre canali che devono cambiare numerazione. Al momento è in corso nell’area 5:
- Liguria
- Toscana
- Umbria
- Lazio
- Campania
In queste cinque regioni italiane, dal 1° maggio al 30 giugno 2022 è in corso la liberazione delle frequenze della banda 700 MHz e questa operazione comporta la necessità di risintonizzare i canali. Il Ministero dello Sviluppo Economico, tramite il suo sito Web ufficiale, rende noto che la procedura di refarming terminerà ufficialmente dal primo di luglio, quando inizierà una fase di stabilità, senza ulteriori spostamenti di frequenze o di numerazione dei canali TV del Digitale Terrestre.
… e dopo?
Quindi non accadrà più nulla fino al cambio definitivo al DVB-T2 con il relativo sistema di codifica HEVC Main10, che avverrà dall’1 gennaio 2023. Si potrà quindi ottenere un ulteriore guadagno in efficienza nell’uso dello spettro, minore inquinamento elettromagnetico (trasmissione del segnale a potenza più bassa), e migliore qualità audio e video per l’utente, ponendo le basi per l’evoluzione verso la TV 4.0.
Come verificare se la TV o il decoder possono ricevere il nuovo segnale
Ricordiamo che per verificare se le vostre TV o i vostri decoder sono compatibili col nuovo segnale del digitale terrestre avete due diverse opzioni. La prima è legata alla data di acquisto: tutti i TV o i decoder acquistati in Italia dopo il dicembre 2018 saranno perfettamente funzionanti anche dopo il completamento dello Switch off TV, ma c’è un modo ancora più veloce per scoprirlo, come potete leggere sul sito ufficiale del MISE, e come vi accenniamo qui:
Per vedere se la vostra TV o il vostro decoder sono compatibili con DVB-T2 non dovete far altro che provare a visualizzare i canali di test 100 e 200: se vedete RAIUNO sul canale 1, verificate che sul canale 100 appaia la scritta “Test HEVC Main10”.
Allo stesso modo se vedete Canale 5 sul canale 5, verificate che sul canale 200 appaia la medesima scritta. Se compare tale scritta, l’apparato è compatibile con il nuovo standard di trasmissione. In caso di incompatibilità del vostro decoder o della vostra TV con il DVB-T2, la soluzione è soltanto una: acquistare una nuova TV con decoder incorporato o un nuovo decoder come questo, che trovate il super offerta su Amazon al costo di appena 20€. Per tutti i dettagli, anche sui relativi aiuti statali e bonus, vi rimandiamo a questo articolo.