DigItalia, il pacchetto di norme e incentivi che hanno lo scopo di stimolare la digitalizzazione dell’Italia, arriverà a giugno come promesso. Corrado Passera, ministro per lo Sviluppo Economico, durante il convegno di Confindustria Digitale, ha dunque confermato la linea digitale del Governo, rispondendo alla critiche mosse da Neelie Kroes, commissario europeo per l’agenda digitale, sul preoccupante ritardo dell’Italia nello sviluppo delle TLC.
DigItalia, ricordiamo, è il risultato del lavoro congiunto della “cabina di regia” per l’Agenda Digitale, voluta fortemente dal Governo.
Questo pacchetto di spinta per la digitalizzazione del Paese si focalizzerà su alcuni punti precisi, come il superamento rapido del digital divide per offrire la banda larga a tutti gli italiani, una spinta per migliore l’alfabetizzazione informatica, incentivi per sviluppare l’e-Commerce italiano e la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Ma per attuare questi punti, soprattutto quelli che prevedono la realizzazione di nuove infrastrutture telematiche, l’impegno pubblico non basta ed ecco che sul tavolo arriva la proposta di un coordinamento misto pubblico e privato che possa superare gli antichi ostacoli e gelosie reciproche per arrivare a centrale l’obbiettivo rapidamente.
Tutti assieme verso un fine comune, quello di digitalizzare l’Italia e colmare il ritardo con gli altri Paesi europei e rispettare quanto previsto dall’Agenda Digitale Europea. Idea accolta con favore proprio da Confindustria Digitale che ha proposto un suo piano di sviluppo che si può riassumere in 5 punti.
Innanzitutto è necessario stimolare in Italia la richiesta di servizi online connessi all’uso della rete sia da parte dei privati che della pubblica amministrazione. Stimolare per esempio l’uso del commercio elettronico anche prevedendo sgravi, oltre che offrire maggiori servizi digitali al cittadino nella Pubblica Amministrazione.
Secondo punto, potenziare lo sviluppo della banda larga, sia quella tradizionale che quella mobile. Terzo punto, rivedere il diritto d’autore e la legge sulla privacy. Quarto punto, sostenere le nuove start-up e le nuove idee imprenditoriali legate al mondo di internet. Infine, il quinto punto del progetto digitale di Confindustria Digitale è quello di offrire un’adeguata formazione ai lavoratori non più giovani che non hanno ancora competenze in ambito informatico.