DigSin è un nome nuovo nel mondo della musica: trattasi di un’etichetta discografica nata sul finire del 2011 per proporsi come soluzione alternativa dedicata principalmente ad artisti emergenti alla ricerca del giusto trampolino di lancio verso il successo. A renderla particolarmente interessante non è l’elenco di artisti con i quali ha finora siglato accordi, bensì il nuovo paradigma che ha intenzione di lanciare, consentendo a chiunque di scaricare brani musicali dal web in maniera gratuita.
A partire dalla giornata di oggi, infatti, DigSin metterà a disposizione dei propri utenti alcuni brani da scaricare ed ascoltare gratuitamente, senza infrangere alcuna legge in materia di copyright. Nel frattempo, gli stessi brani saranno disponibili per l’acquisto su iTunes oppure per la riproduzione in streaming mediante servizi come Spotify, con la versione gratuita che, a detta della società, offrirà alla stessa guadagni provenienti principalmente dai contenuti pubblicitari mostrati nelle pagine contenenti i link per il download.
Tale paradigma, sottolinea il fondatore Jay Frank, non offrirà ampi margini di guadagno, ma consentirà all’etichetta di collezionare informazioni sul proprio pubblico, sui relativi gusti musicali, sull’età media di coloro che ascoltano i brani distribuiti ed altri dettagli utili soprattutto in ottica futura. Un modello, questo, la cui bontà è ancora tutta da dimostrare, ma che se dovesse rivelarsi efficace potrebbe rivoluzionare il modo di concepire la distribuzione di brani musicali in formato digitale sul web.
Oltre a rappresentare un’interessante novità per l’approccio con il quale intende tuffarsi nel settore della musica online, l’iniziativa targata DigSin giunge in un periodo particolarmente caldo in materia di copyright, con proposte di legge che stanno emergendo un po’ in tutto il mondo per imporre nuovi paletti nella lotta alla pirateria e la chiusura di Megaupload che tiene banco da diversi giorni. Il modello proposto da DigSin potrebbe dunque rappresentare uno dei tasselli più importanti nel mosaico che delineerà il futuro della musica digitale, la quale potrebbe così vivere una vera e propria rivoluzione atta a fornire maggiore tutela alle major e più ampie possibilità agli utenti.