Dipendente Apple licenziato per un commento su Facebook

Un dipendente Apple del Regno Unito è stato licenziato dopo aver criticato l'azienda su Facebook.
Dipendente Apple licenziato per un commento su Facebook
Un dipendente Apple del Regno Unito è stato licenziato dopo aver criticato l'azienda su Facebook.

Oggi i social network sono utilizzati in maniera massiccia sia dalle persone comuni che dai dipendenti delle varie aziende, ma non di rado capitano casi in cui, soprattutto su Facebook, qualcuno esprime un commento negativo su un prodotto che viene lanciato da un produttore o sull’operato della società stessa. E le conseguenze sono disastrose. È capitata a un dipendente Apple, che è stato licenziato dopo aver criticato sul proprio profilo un prodotto made in Cupertino.

Anche i dipendenti Apple possiedono account su Twitter, Facebook e altre piattaforme sociali, ma anche loro devono stare necessariamente attenti alle opinioni che esprimono sull’operato dell’azienda. L’ormai ex impiegato di Apple di cui si parla lavorava nel Regno Unito, si chiama Crisp e ha criticato Apple sul suo profilo privato di Facebook. Un profilo appunto non pubblico, ma ciò non ha evitato il suo licenziamento dopo gli aggiornamenti postati sul social network in blu.

Secondo quanto spiegato dall’avvocato Jamie Hamnett dello studio legale Addleshaw Goddard LLP, il tribunale sarebbe andato in favore di Apple poiché l’azienda rende assolutamente chiaro al momento del contratto che critiche e osservazioni negative su tutta la line up dei prodotti con la mela morsicata sono severamente proibite se fatte in pubblico.

Il tribunale ha tenuto conto che commenti del genere sono particolarmente dannosi per Apple, visto che l’immagine dell’azienda è particolarmente importante per il suo successo. Pertanto, Apple è stata giustificata per il licenziamento poiché detiene tutto il diritto di proteggere la propria reputazione contro messaggi potenzialmente dannosi per la sua attività commerciale.

Per quanto vale, è comprensibile che nessuna azienda tolleri che i propri dipendenti parlino male dei prodotti lanciati o delle attività svolte all’interno del team, anche se in forma “privata” nel proprio profilo personale. Tuttavia, si tratta comunque di una scelta drastica.

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