Prendo spunto da un articolo, comparso sul Sole24Ore online, per affrontare un tema che mi è personalmente caro e che ritengo possa coinvolgere tutti gli operatori e fruitori di azioni di marketing.
Visto che gran parte della comunicazione promozionale vive ancora di supporti cartacei, penso sia opportuno affrontare le tematiche ambientali che impattano con questi enormi volumi di carta.
Oltre alla percezione, vissuta come destinatari, di intasamento delle cassette postali, penso sia importante riuscire ad individuare possibili alternative a questo iper-utilizzo della carta. Ovvero, come continuare a fare direct marketing senza per forza annientare boschi e foreste.
Una soluzione è il web, ma non sostituirà mai completamente il cartaceo. Una seconda soluzione è rappresentata dalla costituzione di un circolo virtuoso tra cartiere, centri di riciclaggio e stampatori.
Ogni tanto ricevo mailing e cartoline stampati su carta riciclata. Ma sono mosche bianche. Voi avete esperienze (positive e negative) in tal senso?