Tempi duri per Yahoo: non solo è sfumata l’ipotesi di accordo con Google per la gestione pubblicitaria portando Jerry Yang a rassegnare le proprie dimissioni, ora deve anche difendersi in aula dalle accuse provenienti da DivX per cessazione indebita di contratto.
La società che produce e gestisce il celebre algoritmo di compressione video ha infatti deciso di trascinare in aula il motore di ricerca per come ha chiuso di colpo un contratto che doveva durare due anni. Una simile inaspettata cessata collaborazione avrà infatti effetti deleteri sui bilanci aziendali per il 2008 e il 2009.
L’accordo da 5 milioni di dollari prevedeva che a chi avesse scaricato i software DivX sarebbe stata offerta anche la possibilità di installare una versione in co-brand della Yahoo!Toolbar per IE7. La rottura sarebbe allora avvenuta al momento di definire i dettagli della partnership.
«La decisione di Yahoo è assolutamente immotivata dato l’atteggiamento ineccepibile di DivX» ha dichiarato Kevin Hell, CEO di DivX. Dall’altra parte gli ha fatto eco un portavoce di Yahoo il quale sostiene che l’azienda «è molto dispiaciuta del fatto che DivX abbia voluto adire vie legali invece di negoziare un nuovo accordo». Proprio su tale rinegoziazione sembra che le due compagnie non concordino: l’una infatti sostiene che sia stata l’altra a non volerle venire incontro per cercare di portare a termine la collaborazione proficuamente.
Il risultato nefasto per DivX si è riflesso nella necessità di aggiustare le previsioni per il 2008 da una forbice tra 95 e 97 milioni di dollari di ricavo ad una tra i 90 e i 92 milioni e il titolo, per logica conseguenza, è caduto in borsa di ben 11 punti. Di qui gli attriti e la causa destinata a finire in tribunale.