DJI ha deciso di aprire una fabbrica in California dove produrrà alcuni dei suoi droni. Con questa mossa a sorpresa, il produttore cinese di droni punta a provare a guadagnare la fiducia del Governo americano. Come oramai ampiamente noto alle cronache, il Governo americano sta esercitando forte pressione sui produttori cinese. Il “caso Huawei” è sicuramente il più clamoroso ed emblematico.
DJI, sebbene non colpita direttamente, è sicuramente preoccupata visto che già nel 2017, l’ufficio per l’immigrazione e le dogane del governo degli Stati Uniti aveva sollevato la preoccupazione che i droni della società dotati di telecamere potessero inviare i dati raccolti in Cina. Più di recente, il Department of Homeland Security aveva sollevato un simile avvertimento. A mettere ulteriormente fiato sul collo a DJI, la dichiarazione arrivata la scorsa settimana da parte di Harry Wingo, della National Defense University, che aveva lanciato l’allarme sui dati raccolti dai droni cinesi.
Le informazioni geospaziali americane sono volate verso i data center cinesi a un livello senza precedenti. Questo dà letteralmente a una società cinese una visione dall’alto della nostra nazione.
TechCrunch, su questo tema, ha sentito direttamente DJI che ha risposto in questo modo:
Poiché l’industria dei droni sta diventando un motore sempre più critico per le piccole imprese americane e per l’intera economia statunitense, è essenziale che le decisioni che riguardano i componenti chiave del settore siano basate sui fatti. Siamo profondamente preoccupati per il fatto che, lasciata senza controllo, la speculazione infondata e le informazioni imprecise presentate durante l’udienza della sottocommissione metteranno a rischio l’intera industria statunitense dei droni, causando un effetto a catena che bloccherà la crescita economica e manette di dipendenti pubblici che usano i droni DJI per proteggere pubblico e salva vite.
Inoltre, DJI sottolinea nuovamente il suo impegno a proteggere i dati, evidenziando che nulla viene inviato automaticamente in Cina. Gli utenti, infatti, hanno il pieno controllo dei loro dati.
Proprio a causa del timore che il Governo americano possa coinvolgerla, DJI ha deciso di aprire una stabilimento produttivo in California in modo tale da rispettare meglio le normative governative e conformarsi nel migliore dei modi alla Trade Agreements Act.