DJI, la nota azienda cinese produttrice dei più noti ed apprezzati droni pronti al volo, come quelli della famiglia Phantom, ha annunciato un accordo con l’European Emergency Number Association (EENA) per testare l’utilizzo dei droni nelle situazioni di emergenza all’interno del vecchio continente. L’interessante progetto potrebbe consentire di migliorare le missioni di soccorso garantendo la possibilità di salvare molto più vite umane.
Come, infatti, evidenzia Romeo Durscher di DJI, i droni, oggi, stanno rivoluzionando il modo di lavorare delle missioni di soccorso della protezione civile aiutando i responsabili a prendere decisioni operative più veloci, intelligenti e consapevoli. L’accordo tra le due realtà fornirà ad alcuni piloti selezionati l’accesso a droni come i Phantom, gli Inspire, ed i Matrice 100. Droni che in alcuni casi potranno montare anche la fotocamera termica DJI Zenmuse XT. I test per l’utilizzo dei droni nelle missioni di emergenza saranno eseguiti in Danimarca ed in Irlanda. In particolare, in Danimarca, i vigili del fuoco di Copenaghen saranno formati per l’utilizzo dei droni in situazioni di pericolo come gli incendi, incidenti chimici e grandi incidenti automobilistici.
In Irlanda, invece, il Donegal Mountain Rescue Team sta già utilizzando i droni di DJI per coordinare le missioni di ricerca e soccorso in aree remote. Al termine del programma pilota DJI e l’European Emergency Number Association (EENA) condivideranno con il mondo la loro esperienza e le pratiche migliori per l’utilizzo dei droni nelle situazioni di emergenza.
Con il boom di questi dispositivi volanti a controllo remoto, trattasi di un’iniziativa interessante che permetterà di trovare un nuovo sbocco per l’utilizzo di questi prodotti che sempre di più troveranno impiego nelle attività di tutti i giorni.