Fondata in Svezia negli anni ’40 del XIX secolo, Hasselblad è divenuta successivamente un’azienda di riferimento nel campo della fotografia, tanto da avviare nel secondo dopoguerra una collaborazione con la NASA e diventare il marchio portato da Neil Armstrong sulla Luna nel 1969. Nei giorni scorsi l’azienda ha ceduto una quota di maggioranza al gruppo cinese DJI, specializzato nella produzione e nella commercializzazione di droni.
Le due società coinvolte nell’operazione non hanno rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale, ma l’obiettivo dell’investimento sembra essere piuttosto chiaro: arrivare a dotare le unità UAV realizzate dal gruppo asiatico con fotocamere di fascia alta per l’acquisizione di immagini aeree. Non è al momento chiaro quale sarà il futuro di Hasselblad, che a metà dello scorso anno ha presentato la mirrorless X1D (nel video di seguito), un corpo macchina equipaggiato con sensore da 50 megapixel medio formato decisamente non per tutte le tasche: 7.900 euro al momento del lancio.
Sempre nel corso del 2016, l’azienda ha svelato anche il concept modulare V1D con sensore da 75 megapixel (nella galleria qui sotto) e realizzato l’accessorio True Zoom per gli smartphone della linea Moto Z targati Motorola, in vendita al prezzo di 299 euro.
La proprietà di Hasselblad è cambiata più volte nel recente passato, anche a causa di un andamento non proprio brillante delle vendite: la scelta di concentrarsi esclusivamente su fotocamere dedicate a professionisti o comunque di fascia alta non ha pagato come atteso. Nel giugno 2011 il gruppo Ventizz ha acquisito il 100% delle azioni, senza però andare a influire sul business del marchio svedese. Resta da capire se l’intervento di DJI farà altrettanto oppure se dietro l’angolo c’è una svolta per uno dei brand più celebri, riconosciuti e rispettati nella storia della fotografia.