Il nuovo regolamento europeo sui droni prevede, tra le altre cose, che i modelli che faranno parte della open category con peso sopra i 249 grammi dovranno essere muniti di una sorta di transponder che dovrà comunicare, attraverso un protocollo, dati come la posizione, la direzione, la velocità, il numero di registrazione del pilota ed altro. Proprio su questo delicato tema, DJI ha annunciato di aver sviluppato una tecnologia che permette di tracciare la posizione dei droni semplicemente attraverso un’app per smartphone.
Il vantaggio di questa tecnologia è che funziona anche con gli attuali droni DJI e con tutti gli smartphone che dispongono del supporto alla tecnologia WiFi. Grazie a questo sistema ideato da DJI, è possibile rilevare un drone entro il raggio di 1 Km. La bontà di questa soluzione è stata mostrata dal produttore cinese durante la conferenza ICAO Drone Enable a Montreal, in Canada.
Una soluzione molto interessante che risponderebbe non solo a quanto richiesto dal regolamento europeo ma anche da quello americano. Dunque, sfruttando quest’applicazione, sarà possibile individuare il drone DJI in volo e sapere su di lui tutto quanto la normativa prevede.
Ma il vero vantaggio di questa soluzione è la facilità di implementazione. Basterà, infatti, un semplice aggiornamento firmware degli attuali droni per abilitarla. Il tutto senza dover ricorrere ad attrezzature esterne, magari complesse da configurare e pure costose.
Infatti, i transponder possono richiedere l’uso di SIM o di altre soluzioni che prevedono costi fissi o comunque non contenuti. La soluzione di DJI, invece, è immediata e priva di costi.
Firmware e applicazione saranno disponibili quando ci saranno ulteriori indicazioni sul piano normativo e tecnico. DJI si dimostra ancora una volta innovativa con una soluzione che punta ad aiutare i piloti ad essere in regola con le normative senza penalizzarli con costi aggiuntivi e complicazioni.