Lo sviluppo di una rete domestica non è cosa così semplice. Per poter essere accettata dal più alto numero di consumatori, produttori e service provider, si deve intervenire sul cablaggio esistente, proteggere i contenuti dei dati che vengono scambiati e interconnettere una vasta gamma di dispositivi e servizi. La vera sfida è quella di rendere più semplice per i proprietari di casa l’installazione e l’utilizzazione.
La Digital Living Network Alliance (DLNA) e l’High-Definition Audio-Video Network Alliance (HANA) sono entrambe al lavoro a soluzioni di intrattenimento video sulla rete domestica. Entrambe riconoscono che la semplicità è l’obiettivo primario. Tuttavia, la definizione di “semplice” nel mondo dell’informatica non è lo stesso di quello per la visione televisiva.
HANA e DLNA: due diversi tipi di approccio
DLNA approccia le reti domestiche da una prospettiva informatica. Anche se in realtà non è richiesta la presenza di alcun computer, la rete DLNA è stato sviluppata per risolvere molti dei problemi cui un PC deve far fronte in una rete di intrattenimento. Tali questioni hanno radici nella vasta gamma di dispositivi che provengono non solo da diversi produttori e fornitori di servizi, ma anche da settori diversi, ciascuno con il proprio modo di trattare le problematiche. Il collegamento a questi dispositivi richiede una serie di protocolli, driver software per la singola periferica, che cambiano costantemente con ogni nuova generazione di dispositivi, sistemi operativi e processori.
HANA, invece, viene dal campo degli apparecchi televisivi, dove la piattaforma tecnologica è ormai ben definita e unificata. I provider via cavo, satellite e via Internet, così come i produttori CE, vengono tutti da settori diversi: tuttavia, hanno delle norme già ben definite da uno standard che non muta completamente nel tempo.
Nella prossima puntata vedremo alcune differenze sostanziali tra le tecnologie.