Per garantire maggiore sicurezza all’utenza, ben undici colossi di Internet hanno creato DMARC: Domain-based Message Authentication, Reporting & Conformance, un’iniziativa volta a contrastare le truffe via mail, standardizzando la protezione delle caselle di posta.
DMARC lavora quindi alla fonte, riducendo l’arrivo di messaggi fraudolenti, spam, falsi annunci promozionali e phishing. In pratica, Facebook, Google, Microsoft, LinkedIn, Aol, PayPal, Yahoo e altri, con una serie di verifiche incrociate, sono riusciti a creare un ambiente di preselezione, impedendo alle missive elettroniche di arrivare al destinatario, facendo uso dei sistemi SPF, ovvero Sender Policy Framework per il controllo dei mittenti attraverso gli indirizzi IP, e DKIM, cioè DomainKeys Identified email per la verifica della struttura della email stessa.
L’iniziativa è stata pensata e promossa proprio da PayPal, il sistema di pagamento online più diffuso al mondo perché considerato tra i più sicuri. Dopo aver stipulato un accordo con Google e Yahoo! per scovare i tentativi di raggiro, sono stati bloccati ben 200.000 messaggi di posta al giorno, numero che ha portato Facebook e giganti a seguito a unirsi alla collaborazione.
DMARC non vuole essere un club privato per pochi eletti, anzi l’obiettivo è quello di ampliare il network con altre grandi firme, in modo da rendere l’interno sistema di ricezione e-mail più sicuro. Inoltre l’aumento del numero degli aderenti renderà il servizio più affidabile agli occhi dell’utenza e non solo: infatti crescerebbe anche il numero dei controlli incrociati effettuabili, con l’auspicio che un giorno phishing &Co. possano desistere, o almeno non arrivare a destinazione.