Con l’acquisizione di DeepMind datata 2014, Google (ora Alphabet) ha dimostrato di voler puntare forte sulla ricerca nell’ambito dell’intelligenza artificiale e del machine learning. I progressi fin qui ottenuti dimostrano come l’investimento non sia andato sprecato: dallo sviluppo del sistema AlphaGo alla creazione di un’IA per la gestione dei data center, passando per la sintesi vocale di WaveNet. Oggi l’annuncio dell’ennesima iniziativa messa in campo dal team.
Si tratta di un computer, chiamato Differentiable Neural Computer (DNC), che può far riferimento alla sua stessa memoria per acquisire nuove conoscenze e rispondere a domande o risolvere problemi. Un enorme passo in avanti nello sviluppo di tecnologie in grado di simulare il processo cognitivo dell’essere umano.
Una dimostrazione pratica è fornita dal video in streaming di seguito: si alimenta il sistema con informazioni basilari sulla parentela stretta fra diverse persone e DNC è in grado di rispondere a domande riguardanti gradi di parentela più lontani. Lo stesso può essere effettuato, ad esempio, con la mappa delle stazioni di una metropolitana o laddove sia necessario fornire una risposta a quesiti complessi senza che questa sia stata specificatamente fornita come input in fase di programmazione, come “Chi è il prozio materno di Freya?” oppure “Partendo da Bond Street e prendendo la linea centrale per una fermata, la linea Circle per quattro fermate e la linea Jubilee per due fermate, dove ci si trova?”.
Un approccio di questo tipo si basa sull’impiego delle reti neurali e cerca di emulare il comportamento della mente umana nell’elaborare le richieste alla ricerca di risposte in base alle informazioni possedute. Il sistema potrebbe un giorno essere impiegato negli ambiti più svariati: dalle query online all’analisi dei sintomi legati alle patologie, dall’interazione uomo-macchina alla catalogazione dei contenuti, fino alle indicazioni stradali e così via. Così DeepMind definisce DNC.
Una learning machine che, senza programmazione preventiva, è in grado di organizzare le informazioni in fatti connessi tra loro e utilizzarli per risolvere problemi.