DNSChanger, dal 9 luglio Internet a rischio: cosa fare

Dal 9 luglio l'FBI spegnerà i server di DNSChanger: a rischio blackout Internet.
DNSChanger, dal 9 luglio Internet a rischio: cosa fare
Dal 9 luglio l'FBI spegnerà i server di DNSChanger: a rischio blackout Internet.

Da lunedì 9 luglio 2012 migliaia di persone perderanno l’accesso a Internet a causa di DNSChanger, un malware che ha già colpito numerosi PC e il cui server verrà staccato tra pochi giorni per dire definitivamente addio a questa minaccia. Entro lunedì, tutti gli utenti – anche italiani – devono necessariamente verificare l’eventuale presenza del malware all’interno del proprio computer (qui il link per farlo) e in caso rimuoverlo tramite gli appositi strumenti.

In seguito all’operazione Ghostclick, tramite la quale il Federal Bureau of Investigation (FBI) ha potuto arrestare i sei estoni a cui è stata attribuita la paternità di DNSChanger, le autorità statunitensi attueranno dunque lunedì l’ultima mossa per concludere questa vicenda: il 9 luglio sarà l’ultimo giorno di vita del server FBI contro il malware e di conseguenza, chi non avrà preso provvedimenti, si ritroverà impossibilitato a navigare su Internet.

Tra pochissime ore ben 275.000 persone in tutto il mondo (questa la cifra stimata degli utenti infetti) non avranno più un collegamento ad Internet finché non ripuliranno il PC da DNSChanger. Nel suo momento di gloria, il malware aveva infettato oltre 650 mila PC, ma fortunatamente l’FBI ha diramato vari appelli per richiamare l’attenzione del Web e far sì che, attraverso appositi strumenti, sia stato possibile eliminare la minaccia e ripulire parte dei computer.

Purtroppo molte vittime attuali di DNSChanger non sono ancora a corrente del problema ed entro lunedì 9 luglio tutti dovrebbero verificare l’eventuale infezione nel proprio PC. Non si sa ancora, infatti, cosa accadrà quando l’FBI spegnerà i server temporanei allestiti per questo malware: chi si ritroverà tagliato fuori da Internet, probabilmente non capirà il perché e procederà sicuramente a una formattazione del PC alla cieca dopo aver notato il problema.

La prevenzione è come sempre l’arma più efficace per sventare la minaccia. Per verificare che il proprio PC non sia stato infettato, è sufficiente cliccare su questo link: bastano soltanto 15 secondi per assicurarsi un accesso a Internet ancora per un lunghissimo periodo di tempo.

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